Per una mappa bibliografica dell'italiano giuridico

di Dario Mantovani

in collaborazione con Federico Battaglia



Si offre qui una bibliografia ragionata degli studi sull’italiano giuridico. La natura interdisciplinare del progetto "La Lingua del Diritto" riflette l’ampio spettro di punti di vista dai quali, nel corso del tempo, sono stati esaminati i rapporti fra lingua e diritto.
La bibliografia propone una schematica mappatura delle principali prospettive di ricerca in questo campo. A questo scopo, ogni lista è preceduta da una breve descrizione. È stata evitata la citazione ripetuta di uno stesso scritto, anche se pertinente a più d’una prospettiva. Il repertorio – per quanto sicuramente incompleto e imperfetto - vuole essere uno strumento per una collaborazione, nel seno di progetti comuni, fra studiosi disponibili ad assumere, almeno in parte, metodi di altre discipline e a condividere i propri.
Quest’obiettivo è del resto insito nella linguistica giuridica intesa come disciplina applicata, capace di individuare e di proporre soluzioni per i problemi legati all’uso del linguaggio nella produzione, comunicazione e interpretazione del diritto.

» leggi/scarica documento completo in pdf
Nome:


Cognome:


E-Mail


Oggetto:


Testo


Cinque ragioni almeno suggeriscono l’accostamento lingua – diritto. Le prime tre attengono ai due fenomeni considerati singolarmente e alle loro caratteristiche comuni, che determinano una sorta di analogia o parallelismo:
a) sono entrambi istituti spontanei, nati dalla convenzione sociale, ma in perpetuo riassetto e divenire storico, secondo un’impostazione già presente ad es. in G.B. Vico, ma coltivata specialmente dalla Scuola storica del diritto tedesca, in sintonia con le ricerche sulle fiabe come espressione irriflessa dello spirito popolare [GRIMM 1815/1882; BÄCKER - KLATT - ZUCCA-SOEST 2012];
b) sono entrambi sistemi con forte organizzazione interna; la lingua viene spesso descritta in termini normativi (le ‘regole’ della grammatica’);
c) permettono il sussistere della società attraverso le relazioni intersoggettive (funzione comunicativa, di scambio).
Due ragioni attengono, invece, al rapporto specifico fra lingua e diritto, al loro contatto o interferenza:
d) la lingua può essere oggetto di legislazione linguistica [ORIOLES 2010], cioè di disciplina giuridica, che prescrive: la lingua da usarsi negli atti e nei processi (cf. art. 122 c.p.c.; art. 109 c.p.p.); la toponomatica e l’onomastica e l’ortografia (cf. per la Germania la Gemeinsame Absichtserklärung zur Neuregelung der deutschen Rechtschreibung); la tutela o la disincentivazione di lingue diverse da quella ufficiale o parlata dalla maggioranza della popolazione (cf. l. 15 dicembre 1999, n. 482);
e) molte teorie del diritto affermano (in misura maggiore o minore) la consustanzialità tra la disposizione giuridica e la sua espressione linguistica; anche le teorie meno legate al normativismo, dalla retorica antica all’ermeneutica novecentesca agli studi di Law and Literature, riconoscono che l’interpretazione testuale svolge un ruolo fondamentale nell’applicazione del diritto.

Aa.Vv., Le langage du droit, in « Archives de philosophie du droit», 19 (1974).

Ainis, M., Politica e legislazione linguistica nell'Italia repubblicana, in «Diritto pubblico» (2010), 175-194.

Bäcker, C. - Klatt, M. - Zucca-Soest, S., Sprache – Recht – Gesellschaft, Tübingen 2012.

Bambi, F., «La difficile convivenza fra diritto e linguaggi», in F. Ruggieri ‒ T. Rafaraci ‒ G. Di Paolo ‒ S. Marcolini ‒ R. Belfiore (cur.), Processo penale, lingua e Unione europea, Padova 2013, 3-12.

Bambi, F., La lingua del diritto tra passato, presente e futuro, in A. Mariani Marini – F. Bambi (cur.), Lingua e diritto. Scritto e parlato nelle professioni legali, Pisa 2013, 11-14.

Belvedere, A., Linguaggio giuridico, in Digesto delle discipline privatistiche, Sez. civile, X, Torino 1994, 21-31.

Calamandrei, P., Della cosiddetta oratoria forense, in Id., Elogio dei giudici scritto da un avvocato, Milano 1989 [1935], 69-104.

Di Lucia, P., Introduzione: Tre opposizioni per lo studio dei rapporti tra diritto e linguaggio, in U. Scarpelli ‒ P. Di Lucia, Il linguaggio del diritto, Milano 1994, 9-23.

Beccaria, G.L. (cur.), I linguaggi settoriali in Italia, Milano 19732..

Fiorelli, P., Qualche dubbio sulla lingua del diritto, in S. Giusti (cur.), Forme e significati della storia: studi per Luciano Dondoli, Cassino 2000, 249-271 (poi in P. Fiorelli, Intorno alle parole del diritto, Milano 2008, 423-448).

Grimm, J.,Von der Poesie im Recht [1815], in Kleinere Schriften, VI, Berlin, 1882, 152-191.

Lazzaro, G., Diritto e linguaggio comune, in «Rivista Trimestrale di diritto e procedura civile» 35 (1981), 140-181.

Mantovani, D., Lingua e diritto. Prospettive di ricerca fra sociolinguistica e pragmatica, in G. Garzone – F. Santulli (cur.), Il linguaggio giuridico. Prospettive interdisciplinari, Milano 2008, 17-56.

Maraschio, N., Lingua e Diritto: qualche questione di metodo, in R. Zaccaria (cur.), La buona scrittura delle leggi, Roma 2011, 29-34.

Mariconda, G., Il linguaggio del diritto. Relazione introduttiva, in E. Marmocchi, L’atto pubblico fra tecniche di redazione e forme di comunicazione, Milano 2006, 9-18.

Orioles, V., Le minoranze linguistiche. Profili sociolinguistici e quadro dei documenti di tutela, Roma 2003.

Orioles, V., Legislazione linguistica, in Treccani. Enciclopedia dell’Italiano (2010, online).

Palazzolo, N., Lingua del diritto e identità nazionali: tra storia e tecnologia, in Id. (cur.) Lingua giuridica e Tecnologia dell’informazione, Napoli 2006, 9-28.

Palermo, F., Insieme per forza? Aporie epistemologiche tra lingua e diritto, in D. Veronesi (cur.), Linguistica giuridica italiana e tedesca. Rechtslinguistik des Deutschen und Italienischen, Padova 2000, 17-28.

Pizzorusso, A.,La tutela delle minoranze linguistiche nell’ordinamento giuridico italiano, in «Città & regione» 6 (1990), 34-45.

Pugliatti, S., Grammatica e diritto, Milano 1978.

Sabatini, F., ‘Lingua’ nella costituzione italiana, in F. Sabatini, L’italiano nel mondo moderno. Saggi scelti dal 1968 al 2009, a cura di V. Coletti ‒ R. Coluccia ‒ N. De Blasi ‒ D. Proietti, Napoli 2011, II, 357-360].

Sacco, R., Language and Law, in B. Pozzo (cur.), Ordinary Language and Legal Language, Milano 2005, 1-22.

Somma, A., La politica linguistica del legislatore nelle esperienze italiana e francese, in «Politica del diritto» 27 (1997), 27-96.

Trifone, P., Lingua e identità, Roma 2009.

Toso, F., Le minoranze linguistiche in Italia, Bologna 2008.

Vassere, S., Legislazioni linguistiche contemporanee, Milano 2000.

Visconti, J. Lingua e diritto: livelli di analisi. Introduzione, in J. Visconti, Lingua e diritto. Livelli di analisi, Milano 2010, 7-20.

Oltre che per il suo spiccato interesse come oggetto di studio socio-linguistico, di linguistica testuale e di pragmatica (v. n. 4), la richiesta di accessibilità (il «diritto a capire e a farsi capire») costituisce il principale movente dell’attenzione rivolta dagli studiosi alla lingua del diritto.
Anche se la critica tocca tutti i tipi di testi (per la tipologia v. n. 4), sono soprattutto quelli legislativi (normativi) e quelli burocratici a essere nel mirino dell'opinione pubblica. Il tema della legge oscura [Ainis 1997, De Mauro 2002, Mattarella, 2011] e dell’ostico ‘burocratese’ [Proietti 2010-2011, Piemontese 2011] sono proverbiali.
La critica all’obscuritas della legislazione risale del resto all’antichità romana [Bianchi 2005], che l’ha trasmessa alle età successive, specialmente al giusrazionalismo e all’illuminismo, legandolo al tema della certezza, nel quadro di un’ideologia che ha privilegiato l’identificazione della diritto con la legge (e della legge con la lingua: Grossi 2015).
Si tratta dunque di una tematica che ha conosciuto nel corso della storia molteplici riprese, spesso con le stesse parole d’ordine (e, in un’ipnotica circolarità, i discorsi odierni si rifanno ai precedenti più autorevoli, specialmente illuministici, per legittimare le critiche o per giustificare la difficoltà di intervenire: godono di particolare fortuna gli interventi di G.B. De Luca, L.A. Muratori, Montesquieu, U. Foscolo, A. Manzoni [De Luca 2010]).
Dopo il 1861, la lingua legislativa è terreno di lavoro delle commissioni incaricate di predisporre i Codici unitari [Costanzo ‒ Sagri 2008]; nella Repubblica, il coinvolgimento di Pietro Pancrazi nella revisione stilistica del testo della Costituzione simboleggia l’impegno dei Costituenti nella predisposizione di una legge chiara e comprensibile a tutti [De Mauro 2015, Mortara Garavelli 2011].

In Italia, la stagione più recente – che possiamo considerare ancora attuale – viene, probabilmente a ragione, fatta risalire alle «nuove questioni linguistiche» sollevate da Pier Paolo Pasolini e accolte da un ampio dibattito [interventi in Parlangèli 1971].
Lo sfondo dominante è quello sociolinguistico [Beccaria 1973, che tuttavia non tratta della variante giuridica]; la riflessione sul ruolo dell’italiano nello sviluppo democratico dell’Italia repubblicana coinvolge anche il linguaggio della pubblica amministrazione (nell’Italia dell’analfabetismo e dei regionalismi [De Mauro 2015]).
Il saggio di Italo Calvino, Per ora sommersi dall’antilingua, pubblicato da «Il giorno» il 3 febbraio 1965 è l’emblema di questo dibattito.
Sul fronte dei giuristi [oltre agli interventi di Pugliatti 1978], già nel 1960 la rivista «Diritto dell’economia» dedica un fascicolo alla «scienza della legislazione» e alla tecnica legislativa, con contributi ‒ tra gli altri ‒ di Francesco Carnelutti, Giuseppe Grosso, Costantino Mortati, Mario Longo.
Sarà il diffondersi in vari Paesi – specialmente negli USA, sotto le presidenze Nixon e Carter - del movimento del Plain Language ad accelerare il dibattito e le iniziative.

Sullo sfondo dell’entrata in vigore delle Regioni ordinarie e le esigenze di riordino complessivo dell’apparato legislativo italiano, nel 1979 un rapporto del ministro per la Funzione Pubblica, M.S. Giannini, riscontra l’esigenza di una generale riorganizzazione della Pubblica Amministrazione, sottolineando la relazione tra la qualità della legislazione e la sua «attuabilità», con evidenti riflessi in termini di efficienza del sistema.
Del 1984 è la prima direttiva vincolante per gli uffici regionali, promossa dalla Regione Toscana (Suggerimenti per la redazione dei testi normativi), in cui la redazione linguistica ha parte notevole [Marziale 1985].
Nel 1989, a Palermo, un gruppo di lavoro nazionale, coordinato dall’Osservatorio legislativo interregionale e presieduto da G. U. Rescigno presenta il documento Regole e suggerimenti per la redazione dei testi normativi, che diventa nel 1991 manuale unificato per le Regioni (fatto proprio nel gennaio del 1992 dalla Conferenza dei presidenti dell’assemblea, dei consigli regionali e delle province autonome), la cui prima parte è dedicata in dettaglio agli aspetti linguistici della normazione [Frosini 2000].
Nel 1993 il ministro S. Cassese avvia un nuovo progetto di riforma dell’amministrazione pubblica, che ribadisce l’importanza da attribuire all’efficacia comunicativa (viene pubblicato il Codice di stile delle comunicazioni scritte ad uso della pubblica amministrazione; v. anche Manuale di stile 1997, a cura di A. Fioritto).
Con la direttiva Frattini sulla Semplificazione del linguaggio dei testi amministrativi, nel 2002, le regole sulla redazione linguistica degli atti amministrativi acquistano carattere più formale.
Vere e proprie «norme sulla normazione» vengono emanate anche a livello parlamentare: le modifiche al regolamento della Camera dei deputati approvate alla fine degli anni ’90, che disciplinano l’attività istruttoria delle Commissioni permanenti e istituiscono il Comitato per la legislazione, introducono nell’ordinamento italiano disposizioni di rango primario sull’uso del linguaggio nella redazione dei testi di legge [Murgia 2012].
Un intervento importante, negli stessi anni, con notevoli riflessi anche di teoria generale del diritto, è quello della Corte Costituzionale (su tutte, Sent. Cost. 346/88 e 185/92 [Zaccaria 2012]), in cui si afferma il principio per cui «l'inevitabilità dell'ignoranza della legge penale» determina un errore scusabile (art. 5 c.p.).
Ad esito di varie iniziative (fra cui è da ricordare il Libro Bianco di G. Tremonti del 1994), il principio della chiarezza e conoscibilità delle norme viene esteso anche alla materia tributaria e fatto oggetto di legislazione ordinaria (l. 27 luglio 2000, n. 212, cd. Statuto dei diritti del contribuente), con importanti ricadute teoriche e giuridiche.

Da segnalare per la loro utilità alcuni portali web: http://www.maldura.unipd.it/buro/ (promosso da M.A. Cortelazzo), dedicato alla semplificazione del linguaggio burocratico; http://www.tecnichenormative.it/ (promosso da P. Costanzo), focalizzato sugli aspetti giuridici e linguistici del legal drafting. Su quest’ultimo tema, dal lato istituzionale, un’ampia rassegna bibliografica è disponibile al sito del Parlamento italiano, nella sezione (D51) dedicata al legal drafting e all’analisi preventiva e alla verifica di impatto della regolamentazione (tema, quest’ultimo, di notevole rilevanza, che non sarà qui trattato: vedi http://presidenza.governo.it/DAGL/uff_studi/AIR.html). Da segnalare infine http://ec.europa.eu/translation/italian/rei/index_it.htm, sito della Rete per l’eccellenza dell’italiano istituzionale, con l’obiettivo di «migliorare la qualità dei testi istituzionali prodotti dalle pubbliche amministrazioni e dalle istituzioni nazionali e internazionali».

Ainis, M., Linguisti e giuristi per il miglioramento del linguaggio normativo, in «Parlamenti regionali» 12 (2004), 68-74.

Ainis, M ‒ Pagano, R., Guida bibliografica al drafting legislativo, in M. Ainis (cur.), Le parole e il tempo della legge, Torino 1996, 235-267.

Ainis, M ‒ Pagano, R., Indicazioni bibliografiche sul drafting legislativo, in M. D’antonio (cur.), Corso di studi uperiori legislativi 1988-1989, Padova 1990, 803-807.

Ainis, M., La legge oscura. Come e perché non funziona, Roma-Bari 1997.

Albanesi, E. , Teoria e tecnica legislativa nel sistema costituzionale, Napoli 2013.

Alfieri, G. et al. [...], Regole e suggerimenti per la redazione degli atti amministrativi, Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica (ITTIG) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Firenze 2010.

Alfieri, G., “Non c’è grammatica”: la scrittura legislativa e la sua funzione testuale, in R. Zaccaria (cur.), La buona scrittura delle leggi, Roma 2011, 97-108

Amato, G., Ricordi in tema di chiarezza della legislazione, in R. Zaccaria (cur.), La buona scrittura delle leggi, Roma 2011, 21-27

Bailo, F. ‒ Costanzo, P. ‒ Fatta, C., Genesi e sviluppo del dibattito sulla tecnica legislativa nell’esperienza ordinamentale italiana: l’epoca repubblicana, in P. Costanzo (cur.), Codice di Drafting, Libro 1.2., 2008: http://www.tecnichenormative.it/draft/storia3.pdf.;

Baldini, M., Elogio dell'oscurità e della chiarezza, Roma 2004.

Bambi, F., Per un rinnovamento della lingua del diritto, in R. Bombi (cur.), Quale comunicazione tra Stato e cittadino oggi? Per un nuovo manuale di comunicazione istituzionale e internazionale, Roma 2015, 35-54.

Bassanini, F. – Paparo, S. –Tiberi, G., Qualità della regolazione: una risorsa per competere. Metodologie, tecniche e strumenti per la semplificazione burocratica e la qualità della regolazione, in «ASTRID Rassegna» 11 (2005) online.

Bianchi, P., Confusio e obscuritas iuris: testimonianze dell’esperienza giuridica tardoantica, in «Annaeus : annales de la tradición romanística» 2 (2005), 17-44.

Breggia, L., La semplificazione del linguaggio giuridico, in A. Mariani Marini – F. Bambi (cur.), Lingua e diritto. Scritto e parlato nelle professioni legali, Pisa 2013,15-26.

Brugnoli, P., La lingua giuridica va riformata? Alcune osservazioni linguistiche sul dibattito in corso, in «Revista de llengua i dret» 37 (2002), 9-35.

Caligiuri, M., Linguaggio chiaro versus comunicazione istituzionale, in «Parlamenti regionali» 12 (2004), 213-219.

Calvino, I., inParlangèli, O., La nuova questione della lingua, Brescia 1971(ora in Una pietra sopra, Torino, 1980, 122-126).

Cangemi, A., (cur.), Semplificazione del linguaggio dei testi amministrativi: raccolta organica di testi sulla semplificazione amministrativa, Palermo 2007.

Carnevale, P., Diritto, normazione e ambiguità, in R. Zaccaria (cur.), La buona scrittura delle leggi, Roma 2011, 35-59.

Cassese, S., Introduzione allo Studio della normazione, in «Rivista Trimestrale di Diritto pubblico» 2 (1992), 307-330.

Catelani, E. – Rossi, E., L’analisi di impatto della regolamentazione (AIR) e l’analisi tecnico-normativa (ATN), Milano 2003.

Cavino, M.– Conte, L., (cur.), La tecnica normativa tra legislatore e giudici. Atti del seminario di Novara (15-16 novembre 2013), Napoli 2014.

Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, Regole e suggerimenti per la redazione dei testi normativi, 1992, 20073.

Cortelazzo, M. A. ‒ Di Benedetto, C. ‒ Viale M. (cur.), Le ‘Istruzioni per le operazioni degli uffici elettorali di sezione’ tradotte in italiano. Omaggio al Ministro dell'Interno, Padova 2008.

Cortelazzo, M. A. ‒ Pellegrino, F. ‒ Viale, M. (cur.), 1999, Semplificazione del linguaggio amministrativo. Esempi di scrittura per le comunicazioni ai cittadini, Padova 1999.

Cortelazzo, M. A., 2008, È meglio essere chiari e leggibili, in «Etica» 10 (2008), 37-45.

Cortelazzo, M. A., Il cantiere del linguaggio istituzionale. A che punto siamo?, in «LeGes» 26 (2015), 135-150.

Cortelazzo, M. A., La semplificazione dei testi amministrativi. Le buone pratiche, in R. Bombi (cur.), Quale comunicazione tra Stato e cittadino oggi? Per un nuovo manuale di comunicazione istituzionale e internazionale, Roma 2015, 93-110.

Cortelazzo, M. A., La semplificazione del linguaggio amministrativo e il regolamento dell’Università degli Studi di Padova, in Titulus 97. Verso la creazione di un sistema archivistico universitario nazionale, Atti della 1a Conferenza organizzativa degli archivi delle università italiane, Padova 1999, 215-228 (ora, con il titolo La semplificazione del linguaggio amministrativo nell'Università, in M. A. Cortelazzo, Italiano d’oggi, Padova 2000, 155-171).

Cortelazzo, M. A., Il 740 dalla terra alla luna?, in «Italiano & Oltre» 9 (1994), 91-97 (ora, con il titolo La semplificazione del linguaggio amministrativo: il modello 740, in M. A. Cortelazzo, Italiano d’oggi, Padova 2000, 137-154).

Cortelazzo, M., La scrittura delle leggi: dalla parte del destinatario, in R. Zaccaria (cur.), La buona scrittura delle leggi, Roma 2011, 115-122.

Cortelazzo, M.A. ‒ Pellegrino, F., Guida alla scrittura istituzionale, Roma-Bari 2003.

Costanzo, P. ‒ Sagri, M. T., Genesi e sviluppi del dibattito sulla tecnica legislativa nell’esperienza ordinamentale italiana: dallo Statuto alla Repubblica, in P. Costanzo (cur.), Codice di drafting, Libro 1.2., 2008: http://www.tecnichenormative.it/draft/storia2.pdf

Costanzo, P. (cur.), La qualità della normazione nella dialettica Governo-Parlamento. Strumenti e tecniche della XVI legislatura, Napoli 2011.

De Luca G. B., Lo stile legale, Bologna 2010.

De Mauro T. – Vedovelli, M. Dante, il gendarme e la bolletta. La comunicazione pubblica in Italia e la nuova bolletta Enel, Roma-Bari 1999.

De Mauro, T. ‒ Piemontese, M. E. ‒ Vedovelli, M. (cur.), Leggibilità e comprensione, Atti dell’incontro di studio, Roma, Istituto di Filosofia, Villa Mirafiori, 26-27 giugno 1986, in «Linguaggi» 3.3. (1986), 1-170.

De Mauro, T., Obscura lex sed lex? Riflettendo sul linguaggio giuridico, in G. L. Beccaria ‒ C. Marello (cur.), La parola al testo. Scritti per Bice Mortara Garavelli, Alessandria 2002, 147-160.

Di Lucia, P., Nomografia: linguaggio e redazione delle leggi. Contributi al Seminario promosso dalla Banca d'Italia e dalla prima Cattedra di filosofia del diritto dell'Università di Milano, 19 novembre 1991, Milano 1995.

Di Porto, V., Qualità della legislazione: elementi di quadro,in «Parlamenti regionali» 12 (2004), 89-94.

Di Porto, V., Le regole per la redazione dei testi normativi statali, in R. Libertini (cur.), Il linguaggio e la qualità delle leggi, Padova 2011, 21-25.

Dogliani, M. (cur.), Il libro delle leggi strapazzato e la sua manutenzione, Torino 2012.

Duilio, L., L’esperienza del Comitato per la legislazione e la cooperazione tra le assemblee legislative, in R. Libertini (cur.), Il linguaggio e la qualità delle leggi, Padova 2011, 27-32.

Falcone, E., La semplificazione del linguaggio amministrativo: alcuni spunti di riflessione sulla direttiva dell’8 maggio 2002, in «Amministrazione in cammino» 2003, www.amministrazioneincammino.luiss.it.

Falzea, A., Drafting legislativo e formazione delle regole giuridiche, in «Rivista di diritto civile» 5 (2007), 579-584.

Fioritto, A. (cur.), Manuale di stile. Strumenti per semplificare il linguaggio delle amministrazioni pubbliche. Proposta e materiali di studio, Bologna 1997.

Fioritto, A. (cur.), Ministero dell’Economia e delle Finanze ‒ Dipartimento dell’Amministrazione Generale del Personale e dei Servizi del Tesoro, I quaderni dell’innovazione. Il progetto per la semplificazione del linguaggio amministrativo, Roma 2002.

Fioritto, A., la semplificazione del linguaggio amministrativo, in «Parlamenti regionali» 12 (2004), 61-67.

Fioritto, A., Manuale di stile dei documenti amministrativi, Bologna 2009.

Fontanini, P., Il Comitato per la legislazione al servizio delle istituzioni , in «Parlamenti regionali» 12 (2004), 78-81

Fortis, D., Il Plain Language. Quando le istituzioni si fanno capire, in «I quaderni del MdS» maggio 2003, 3-13 [http://www.mestierediscrivere.com/uploads/files/PlainLanguage.pdf].

Fortis, D., Semplificare l’atto amministrativo, in «Rivista Italiana di Comunicazione pubblica» 5.18 (2003), 36-62.

Fortis, D., Semplificazione del linguaggio amministrativo. Validità e limiti delle linee guida, in «Rivista Italiana di Comunicazione pubblica», 6.20 (2004), 48-83.

Franceschini, F. ‒ Gigli, S. (cur.), Manuale di scrittura amministrativa, Roma 2003.

Franceschini, F., La semplificazione del linguaggio amministrativo: aspetti storici e prospettive di intervento, in Il processo di innovazione nella pubblica Amministrazione. Cultura del servizio e comunicazione pubblica, Atti dei seminari presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, 2004, 55-82.

Frosini, T. E. Il drafting legislativo in Italia e altrove, in «Studi parlamentari e di politica costituzionale» 127 (2000), 7-41 (ripubblicato in id., Teoremi e problemi di diritto costituzionale, Milano 2008, 11-60).

Gallinaro, M., Il linguaggio e il rapporto tra le fonti, in «Parlamenti regionali» 12 (2004), 147-148.

Gallo, C. E., La motivazione dei testi normativi, in «Parlamenti regionali» 12 (2004), 166-169.

Gavioli, L., Zorzi Calò, D., La trasparenza amministrativa attraverso l’interazione con il cittadino. Note linguistiche, in G. Arena (cur.), La comunicazione di interesse generale, Bologna 1995, 241-259.

Gavioli, L., Zorzi Calò, D., La trasparenza nella comunicazione istituzionale. Note linguistiche, in G. Arena (cur.), La comunicazione di interesse generale, Bologna 1995, 97-131.

Gopen G. D.- Smout, K. D., Legal Writing: A Bibliography, in « The Journal of the Legal Writing Institute » 1 (1991) 93-122.

Grandi, R., La comunicazione pubblica, Roma 2001.

Lesina, R., Il nuovo manuale di stile. Edizione 2.0. Guida alla redazione di documenti, relazioni, articoli, manuali, tesi di laurea, Bologna 1994.

Libertini, R., L’osservatorio sulla qualità degli atti amministrativi, in R. Zaccaria (cur.), La buona scrittura delle leggi, Roma 2011, 151-155.

Mancini, P., Manuale di comunicazione pubblica, Roma-Bari 2004.

Mantovani, D., Per una mappa concettuale della certezza del diritto: idee romane e contemporanee, in P. Bonetti, Le dimensioni della certezza del diritto, 2016 (c.d.s.).

Marazzini, C., Da Dante alle lingue del web. Otto secoli di dibattiti sull’italiano, Roma 2013.

Marazzini, C., La lingua come strumento sociale. Il dibattito linguistico in Italia da Manzoni al neocapitalismo, Torino 1977.

Marziale, G., I «Suggerimenti per la redazione dei testi normativi» della regione Toscana: un esempio da imitare, in «Il foro italiano« 108 (1985), pt. 5, 265-280.

Mattarella, B. G., La trappola delle leggi. Molte, oscure, complicate, Bologna 2011.

Mortara Garavelli, B., Rigore specialistico e chiarezza del linguaggio, in «Parlamenti regionali» 12 (2004),149-156.

Murgia, S., Il ruolo delle Commissioni parlamentari nella buona scrittura delle leggi, in R. Zaccaria (cur.), La buona scrittura delle leggi, Roma 2011,109-114.

Murgia, S., Analisi del linguaggio e redazione delle leggi, in Il Parlamento della Repubblica : organi, procedure, apparati, II, Roma 2001, 723-766.

Pagano, R., Introduzione alla legistica. L’arte di preparare le leggi, Milano 20043.

Perchinunno, R., Il drafting legislativo: il linguaggio, le fonti, l'interpretazione : del modo di fare le leggi e dei suoi effetti, Napoli 2007.

Piemontese, M. E., ‒ Tiraboschi, M. T., Leggibilità dei testi della pubblica amministrazione. Strumenti e metodologie di ricerca al servizio del diritto a capire testi di rilievo pubblico, in E. Zuanelli (cur.), Il diritto all’informazione in Italia, Roma 1990, 225-246.

Piemontese, M. E., Capire e farsi capire. Teorie e tecniche della scrittura controllata, Napoli 1996.

Piemontese, M. E., Guida alla redazione dei documenti amministrativi, in A. Fioritto (cur.), Manuale di stile. Strumenti per semplificare il linguaggio delle amministrazioni pubbliche. Proposta e materiali di studio, Bologna 1997, 17-65.

Piemontese, E., Il linguaggio delle leggi e il linguaggio delle pubbliche amministrazioni: la semplificazione difficile, ma necessaria, in «Iter legis» n.s. 2 (1998), 56-62.

Piemontese, M. E., Leggibilità e comprensibilità delle leggi italiane. Alcune osservazioni quantitative e qualitative, in D. Veronesi (cur.), Linguistica giuridica italiana e tedesca. Rechtslinguistik des Deutschen und Italienischen, Padova 2000, 103-117.

Piemontese, M. E., Leggibilità e comprensibilità dei testi delle pubbliche amministrazioni: problemi risolti e problemi da risolvere, in S. Covino (cur.), La scrittura professionale. Ricerca, prassi, insegnamento, Atti del l Convegno di studi (Perugia, Università per stranieri, 23-25 ottobre 2000), Firenze 2001, 119-130.

Piemontese, M. E., Sciogliere il nodo del linguaggio giuridico, in «Lingua Italiana» Treccani.it (online)

Piemontese, E., La semplificazione del linguaggio amministrativo e lo scoglio della mancata semplificazione del linguaggio legislativo. Aspetti linguistici e aspetti politici, in R. Zaccaria (cur.), La buona scrittura delle leggi, Roma 2011, 157-169.

Pira, F., Di fronte al cittadino. Linee di comunicazione dell’ente pubblico nel territorio, Milano 2000.

Placanica, A., Fattori linguistici nella scrittura degli atti normativi, in R. Zaccaria (cur.), La buona scrittura delle leggi, Roma 2011, 171-179.

Presidenza del Consiglio dei Ministri, Situazione e tendenze della comunicazione istituzionale in Italia, Roma 2004.

Proietti, D., Burocratese, in Enciclopedia dell’italiano (2010-2011), I, 161-163.

Regione Toscana, Suggerimenti per la redazione dei testi normativi, 1984.

Rescigno, G. U., Tecnica legislativa, in «Enciclopedia giuridica», vol. XXX, Roma 1993.

Rescigno, G. U., Dal rapporto di Giannini alla proposta di manuale unificato per la redazione di testi normativi, adottata dalla Conferenza dei Presidenti dei Consigli regionali, in «Informatica e Diritto» 1993, 1- 26.

Rescigno, G. U., Tecnica giuridica e comunicazione nel processo legislativo, in «Parlamenti regionali» 12 (2004), 20-32.

Rescigno, G. U., I presupposti filosofici, morali e politici della buona redazione delle leggi ed una specifica conseguenza (tra le molte) in sede di applicazione, in R. Zaccaria (cur.), La buona scrittura delle leggi, Roma 2011, 65-76.

Riezzo, A., Parametri linguistici e parametri ordinamentali nella giurisprudenza del Comitato per la legislazione, in R. Zaccaria (cur.), La buona scrittura delle leggi, Roma 2011, 123-137.

Rovero, M., Assemblee ed esecutivi alleati per il linguaggio semplice, in «Parlamenti regionali» 12 (2004), 82-84.

Tafani, L. (cur.), Better regulation for better results. Momenti, soggetti e obiettivi delle politiche europee per la qualità della regolamentazione, Senato della Repubblica - Servizio per la qualità degli atti normativi, Roma 2015.

Tarli Barbieri, G., Linguaggio e tecnica normativa: il sistema delle fonti, in «Parlamenti regionali» 12 (2004), 132-142.

Verdaschi, A., Istituzioni europee e tecnica legislativa, Milano 2001.

Viterbo, F. G., Teorie e regole sulle tecniche normative. Profili evolutivi del legal drafting in Italia. Dal codice civile ai testi unici e ai codici di settore, in P. Perlingieri (cur.), Sulle tecniche di redazione normativa nel sistema democratico, Napoli 2010, 49-99.

Zaccaria, R. (cur.), Fuga dalla legge? Seminari sulla qualità della legislazione, Brescia 2011, 317-362 (http://www.tecnichenormative.it/testoFDL.pdf).

Zaccaria, R. La buona scrittura e la qualità delle leggi, in R. Zaccaria (cur.), La buona scrittura delle leggi, Roma 2011, 9-19.

Zanda, L., Buona scrittura delle leggi e crisi del Parlamento, in R. Zaccaria (cur.), La buona scrittura delle leggi, Roma 2011, 87-95.

Zanini, M. Per riqualificare la tecnica legislativa, in «Parlamenti regionali» 12 (2004), 85-88.

Zorzi, D., Atteggiamento verso la semplificazione: alcuni punti di vista, in «Iter Legis» 1.II (1998), 275-284.

Zucchelli, C., Riflessioni sulla qualità del linguaggio normativo, in R. Zaccaria (cur.), La buona scrittura delle leggi, Roma 2011, 79-86.

Un tema connesso a quello del «dover essere» del linguaggio giuridico riguarda i profili di genere: evitare discriminazioni nella sostanza e ottenere anche sotto il profilo idologico il pari trattamento linguistico di uomo e donna è oggi uno scopo della buona legislazione.
Il tema presenta un interesse anche teorico, perché si verifica qui in modo molto concreto la tensione fra il potere legislativo, capace di imporre anche novità terminologiche, e lo svolgimento della lingua, che è un fenomeno affidato alle consuetudini dei parlanti (e alle regole interne della lingua stessa).
Studi su questa materia, diffusi in altri Paesi, iniziano a suscitare interesse anche nella comunità scientifica italiana.

Amiconi, R., Forme linguistiche al femminile dei nomi di professioni in Italia, in D. Veronesi (cur.), Linguistica giuridica italiana e tedesca. Rechtslinguistik des Deutschen und Italienischen, Padova 2000, 169-176.

Cavagnoli, S., Linguaggio giuridico e lingua in genere. Una simbiosi possibile, Alessandria 2013.

Daum, U., Die Gleichbehandlung von Männern und Frauen in der Rechtssprache, in D. Veronesi (cur.), Linguistica giuridica italiana e tedesca. Rechtslinguistik des Deutschen und Italienischen, Padova 2000, 161-168.

Dell’Anna, M. V.,Genere e generi. Donne e rappresentazione linguistica al femminile nei testi del diritto e dell’amministrazione in Italia, in Linguaggio giuridico e lingua di genere. Atti del Convegno organizzato dal Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Milano, Milano, Aula Magna del Palazzo di Giustizia, 21 novembre 2014 (c.d.s.).

Robustelli, C., Pari trattamento linguistico di uomo e donna, coerenza terminologica e linguaggio giuridico, in R. Zaccaria (cur.), La buona scrittura delle leggi, Roma 2011, 181-198.

Il linguaggio giuridico (o linguaggio/lingua del diritto), inteso come linguaggio settoriale, è una variante diafasica (e diastratica) dell’italiano.
I testi, scritti per lo più, ma anche orali, che ne sono la realizzazione svolgono molteplici funzioni nel processo di comunicazione (espositiva, informativa, regolativa, argomentativa, narrativa).
Per riferirsi all’insieme di queste realizzazioni, si può parlare, convenzionalmente, di linguaggio giuridico o del diritto.
Poiché la pluralità di funzioni determina ulteriori sotto-variazioni [Gualdo-Telve 2011; De Mauro 2015], si potrà poi parlare specificamente di linguaggio normativo (o legislativo o regolativo), per indicare i testi orientati alla funzione regolativa (ad es. leggi e contratti); di linguaggio dei giuristi, per indicare testi di carattere argomentativo, narrativo e informativo (comprensivi di generi molto diversi, dalla sentenza giudiziaria al manuale universitario); infine, di linguaggio burocratico [Serianni 2003/20123; Cortelazzo-Viale 2006, Lubello 2014], per indicare i testi di amministrazioni pubbliche volti a comunicare atti giuridici a singoli destinatari o al pubblico (ad esempio, le comunicazioni dell’Agenzia dell’Entrate ai contribuenti).
Una tipologia dei testi giuridici deve perciò prescindere dal valore giuridico e guardare alla loro funzione comunicativa (spesso molteplice all’intero di uno stesso atto: nella sentenza si troverà una parte narrativa, una argomentativa e una prescrittiva); al tempo stesso occorre tenere presente che la forma espressiva dipende – oltre che dalla funzione – dalla tradizione in cui sono inseriti, così che per esempio all’interno della stessa legislazione diverso sarà lo stile della Costituzione, del Codice Civile o delle norme di origine comunitaria, perché fanno riferimento a precedenti e a prassi peculiari; lo stesso vale per le sentenze, stilisticamente distinte – anche quando si tratti di svolgere funzioni comunicative analoghe – dai discorsi della dottrina giuridica.

Lo studio dell’italiano giuridico è coltivato in particolare dagli specialisti di sociolinguistica, linguistica testuale e pragmatica, interessati di volta in volta ai profili del lessico, della sintassi, della testualità e della ricezione, in relazione all’insieme dei testi giuridici o a singoli tipi.
Nel cogliere il peso delle tradizioni testuali poco sopra accennate, l’apporto dei giuristi e in particolare degli storici del diritto può essere significativo.

Spiccano, in quest’area, gli studi che descrivono i tratti caratteristici dei testi legislativi (normativi), che hanno recato, nell’insieme, il contributo più importante alla descrizione e comprensione dell’italiano giuridico [Sabatini 1990, 1998, 1999, Mortara Garavelli 2001].
Di grande aiuto per questo tipo di studi sono le banche dati, i corpora e gli archivi documentari per la consultazione dei testi [Rovere 2005, Ondelli 2014], per i quali si rinvia alle note bibliografiche circa i lavori di informatica giuridica (infra, § 9).

La tecnica per la redazione di testi giuridici (che rappresenta in larga misura una applicazione dei risultati ottenuti sul piano della linguistica descrittiva) è definita legal writing, quella di testi normativi legal drafting, con termini che manifestano l’origine geo-culturale di questi studi applicativi [Gopen - Smout 1991; cf. http://www.legalwritingjournal.org/, edito da The Legal Writing Institute, Seattle University School of Law].
In ambito italiano, con riferimento specifico alla redazione dei testi normativi, è invalsa la locuzione «tecnica legislativa», che coinvolge più ampiamente gli aspetti procedimentali della produzione normativa [Albanesi 2013].
La tecnica per utilizzare appropriatamente il linguaggio burocratico viene spesso definita «scrittura istituzionale» [Cortelazzo - Pellegrino 2003].
Se nell’ambito del diritto e in quello della burocrazia sono in uso linguaggi specialistici, è apparso opportuno distinguere (seppure con tutte le difficoltà connesse a questo genere di distinzioni, rese spesso problematiche dalla sovrapposizione dei campi) tra le diverse specialità professionali (gruppi di parlanti spesso, ma non sempre e non nella stessa misura, in relazione reciproca), portatrici di tradizioni per vari aspetti indipendenti: oltre a un linguaggio giuridico dai tratti condivisi a tutti, si è distinto un linguaggio dei notai, uno degli avvocati e uno dei giudici (intrecciati spesso in un linguaggio del processo), degli accademici, delle amministrazioni pubbliche, eccetera, di cui i risentono i testi prodotti nelle rispettive professioni [Fioritto 2009].

a) Studi generali e su fatti linguistici e stilistici in varie tipologie di testo:

Bazzanella, C. – Morra, L., Metafora e linguaggio giuridico: alcune riflessioni, in Aa.Vv., Atti del 3° congresso di studi dell’Associazione Italiana di Linguistica Applicata, Perugia 2004, 191-212.

Beccaria, G. L., Italiano antico e nuovo, Milano 1992, 172-234.

Berti, A., L’àmbito giuridico della lingua, in «Studi linguistici italiani» 25 (1999), 64-97.

Cavagnoli, S., Il discorso giuridico: un approccio linguistico all’analisi, in E. Ioriatti Ferrari (cur.), La traduzione del diritto comunitario ed europeo: riflessioni metodologiche, Atti del convegno 10-11 marzo 2006, Facoltà di Giurisprudenza dell’università di Trento, Padova 2006, 61-86.

Cavagnoli, S., Linguaggio giuridico e linguistica applicata: perché interagire [rielaborazione abbreviata e modificata del testo: Il discorso giuridico: un approccio linguistico all’analisi, in E. Ioriatti Ferrari (cur.), La traduzione del diritto comunitario ed europeo: riflessioni metodologiche, Atti del convegno 10-11 marzo 2006, Facoltà di Giurisprudenza dell’università di Trento, Padova 2006, 61-86] in «Cultura e diritti, per una formazione giuridica», 1, 4 (2012), 15-24.

Cortelazzo M. A., Lingua e Diritto in Italia. Il punto di vista dei Linguisti, in L. Schena (cur.), La lingua del diritto. Difficoltà traduttive. Applicazioni didattiche. Atti del primo Convegno Internazionale Milano 5-6 ottobre 1995, Centro Linguistico dell’Università Bocconi, Roma 1997, 35-49.

Cortelazzo M. A., v. Giuridico-amministrativo, linguaggio, in Enciclopedia dell'italiano, I, diretta da R. Simone, Roma 2010, 588-590.

Cortelazzo, M. A., Prefazione, in J.-L. Egger - A. Ferrari - L. Lala (cur.), Le forme linguistiche dell’ufficialità. L’italiano giuridico e amministrativo della Confederazione Svizzera, Bellinzona 2013, 7-10.

Cortelazzo, M. A., Fenomenologia dei tecnicismi collaterali. Il settore giuridico, in E. Cresti (cur.), Prospettive nello studio del lessico italiano, Atti del IX Congresso della Società Internazionale di Linguistica e Filologia Italiana (Firenze, 14-17 giugno 2006), I, Firenze, 2008, 137-140.

Dell’Anna, M. V., Il lessico giuridico italiano. Proposta di descrizione, in «Lingua Nostra» 69 (2008), 98-110.

Dell’Anna, M. V., Aspetti della lingua giuridica. Forme e prassi della scrittura di testi non normativi, in «MediAzioni»18 (online)

Dell’Anna, M. V., Un processo di sintesi sintattica di una varietà dell’italiano: l’uso verbale degli aggettivi deverbali in -(t)ivo e in -(t)orio nei testi giuridici, in A. Ferrari (cur.) Sintassi storica e sincronica dell'italiano. Subordinazione, coordinazione, giustapposizione, Atti del X Congresso SILFI - Società Internazionale di Linguistica e Filologia Italiana, Universität Basel, 30 giugno - 3 luglio 2008, III, Firenze 2009, 1299-1313.

Dell’Anna, M. V., Su alcune voci e locuzioni giuridiche di interesse lessicografico, in «Studi di lessicografia italiana» 27 (2010), 237-276.

Dell’Anna, M. V., Variazione diafasica e lessicografia. Ricognizioni sul lessico giuridico nei dizionari dell’uso, in P. Bianchi ‒ N. De Blasi ‒ C. De Caprio ‒ F. Montuori (cur.), La variazione nell’italiano e nella sua storia. Varietà e varianti linguistiche e testuali, Atti dell’XI Congresso SILFI - Società Internazionale di Linguistica e Filologia Italiana, Napoli, 5-7 ottobre 2010, Firenze 2012, 557-574.

Fiorelli, P., Giuridico e non giuridico nelle frequenze lessicali, in P. Mariani Biagini (cur.), Indice della Lingua Legislativa Italiana. Inventario lessicale dei cento maggiori testi di legge tra il 1723 e il 1973, III, Firenze 1997, 986-992 (ora anche in P. Fiorelli, Intorno alle parole del diritto, Milano, 2008, 379-422).

Galgano, F., Le insidie del linguaggio giuridico: saggio sulle metafore nel diritto, Bologna 2010.

Garzone, G. –Santulli, F., Introduzione, in G. Garzone – F. Santulli (cur.), Il linguaggio giuridico. Prospettive interdisciplinari, Milano 2008, 1-14.

Gualdo, R., Il linguaggio del diritto, in R. Gualdo ‒ S. Telve, Linguaggi specialistici dell’italiano, Roma 2011, 411-477.

Mariani Biagini, P. ‒ Parenti, L., Gli archivi lessicali della lingua giuridica italiana: considerazioni e prospettive, in D. Veronesi (cur.), Linguistica giuridica italiana e tedesca. Rechtslinguistik des Deutschen und Italienischen, Padova 2000, 285-294.

Mortara Garavelli, B., Le parole e la giustizia. Divagazioni grammaticali e retoriche su testi giuridici italiani, Torino 2001.

Mortara Garavelli, B., Persistenza del latino nell’uso giuridico odierno, in L’Accademia della Crusca per Giovanni Nencioni, Firenze 2002, 423-431.

Ondelli, S., ‒ Pontrandolfo, G., La negazione multipla nei testi giuridici: veramente non si può negare che sia un tratto caratteristico?, in «Rivista internazionale di tecnica della traduzione» = «International Journal of Translation» 16 (2014), 153-176.

Ondelli, S., La lingua del diritto: proposta di classificazione di una varietà dell’italiano, Roma 2007.

Rovere, G., Aspetti grammaticali in testi giuridici, in D. Veronesi (cur.), Linguistica giuridica italiana e tedesca. Rechtslinguistik des Deutschen und Italienischen, Padova 2000, 261-271.

Rovere, G., L’avverbiale strumentale nel linguaggio giuridico, in L. Schena ‒ R. Snel Trampus (cur.), Traduttori e giuristi a confronto, Bologna 2000, 25-35.

Rovere, G., Capitoli di linguistica giuridica. Ricerche sui corpora elettronici, Alessandria 2005.

Rovere, G., Il principio dell’economia nella lingua giuridica. Gli avverbi in -mente, in J. Visconti (cur.), Lingua e diritto. Livelli di analisi, Milano 2010, 119-162.

Serianni, L., Italiani scritti, Bologna [2003] 20123.

b) Il linguaggio dei testi normativi:

Ainis, M., La lingua del legislatore, in S. Traversa (cur.), Scienza e tecnica della legislazione: lezioni, Napoli 2006, 1-17.

Bhatia, V. K. ‒ Engberg, J. ‒ Gotti, M. ‒ Heller, D. (cur.), Vagueness in Normative Texts, Bern 2005.

Belvedere, A., Il problema delle definizioni nel codice civile, Milano 1977.

Belvedere, A., Aspetti ideologici delle definizioni nel linguaggio del legislatore e dei giuristi, in Belvedere, A., Jori M., Lantella, L., Definizioni giuridiche e ideologie, Milano 1979, 349-382.

Belvedere, A., Il linguaggio del Codice Civile: alcune osservazioni, in Trattato di diritto civile, diretto da P. Rescigno, 21, Torino 1987, 5-44 [ora anche in U. Scarpelli, ‒ P. Di Lucia (cur.), Il linguaggio del diritto, Milano 1994, 403-452].

Belvedere, A., Testi e discorso nel diritto privato, in «Ars Interpretandi» 2 (1997), 137-156.

Belvedere, A., Nota in tema di definizioni legislative penalistiche, in A. Cadoppi (cur.), Il problema delle definizioni legali nel diritto penale, Padova 1996, 109-124.

Caterina, R. ‒ Rossi, P., L’italiano giuridico, in B. Pozzo ‒ M. Timoteo, Europa e linguaggi giuridici, Milano 2008, 185-208.

Cortelazzo, M. A., Indicazioni linguistiche e testuali nel codice di procedura penale, in L. Schena – R. D. Snel Trampus (cur.), Traduttori e giuristi a confronto: interpretazione traducente e comparazione nel discorso giuridico, Bologna 2000, 17-23.

Ferrajoli, L., Modelli del linguaggio legislativo penale (1990), in U. Scarpelli ‒ P. Di Lucia, Il linguaggio del diritto, Milano 1994, 453-465.

mannozzi, G., Riflessioni sulla lingua del diritto penale, in F. Bambi – B. Pozzo (cur.), L’italiano giuridico che cambia, Atti del convegno 1 Ottobre 2010, Accademia della Crusca, Firenze 2011, 97-139.

Marchesiello, M., Il linguaggio della legge, in A. Mariani Marini – F. Bambi (cur.), Lingua e diritto. Scritto e parlato nelle professioni legali, Pisa 2013, 133-148.

Parodi, G., Le fonti del diritto. Linee evolutive, Milano 2012.

Petta, P., Il linguaggio del legislatore, in «Quaderni regionali: rivista trimestrale di studi e documentazione» 13 (1994), 1303-1316.

Sabatini, F., Analisi del linguaggio giuridico. Il testo normativo in una tipologia generale di testi, in M. D’Ippolito (cur.), Corso di studi superiori legislativi 1988-89, Padova 1990, 675-724 [ora in F. Sabatini, L’italiano nel mondo moderno. Saggi scelti dal 1968 al 2009, a cura di V. Coletti ‒ R. Coluccia ‒ N. De Blasi ‒ D. Proietti, Napoli 2011, II, 273-320].

Sabatini, F., Funzioni del linguaggio e testo normativo giuridico, in I. Domenighetti (cur.), Con felice esattezza. Economia e diritto tra lingua e letteratura, Bellinzona 1998, 125-137 [ora in F. Sabatini, L’italiano nel mondo moderno. Saggi scelti dal 1968 al 2009, a cura di V. Coletti ‒ R. Coluccia ‒ N. De Blasi ‒ D. Proietti, Napoli 2011, II, 321-334].

Sabatini, F., I tipi di testo e la ‘rigidità’ del testo normativo giuridico, in S. Covino (cur.), La scrittura professionale. Ricerca, prassi, insegnamento, Firenze 2001, 97-105 [ora in F. Sabatini, L’italiano nel mondo moderno. Saggi scelti dal 1968 al 2009, a cura di V. Coletti ‒ R. Coluccia ‒ N. De Blasi ‒ D. Proietti, Napoli 2011, II, 335-345].

Sabatini, F., I testi normativi giuridici: un uso prototipico della lingua, in Aa.Vv., Lingua e diritto. La presenza della lingua italiana nel diritto svizzero, Lugano 2005, 17-25 [ora in F. Sabatini, L’italiano nel mondo moderno. Saggi scelti dal 1968 al 2009, a cura di V. Coletti ‒ R. Coluccia ‒ N. De Blasi ‒ D. Proietti, Napoli 2011, II, 356-356].

Viale, M., Quale italiano per le leggi?, in «Lingua Italiana». Treccani.it (online).

c) Il linguaggio della Costituzione:

Cignetti, L., Sfondi e rilievi testuali nella Costituzione della Repubblica italiana, in A. Ferrari (cur.), Rilievi. Le gerarchie semantico-pragmatiche di alcuni tipi di testo, Firenze 2005, 85-134.

De Mauro, T. Il linguaggio della costituzione, in S. Rodotà (cur.), Alle origini della costituzione, Bologna 1998, 25-42.

Deon, V., Una lingua democratica: la lingua della Costituzione, in G. Alfieri ‒ A. Cassola (cur.), La “Lingua d’Italia”. Usi pubblici e istituzionali, Atti del XXIX Congresso della Società di Linguistica Italiana (Malta 1995), Roma 1998, 195-212.

Mercatali, P., Il computer può leggere la Costituzione? Analisi legimatica sullo stile, la struttura e il lessico della proposta di modifica della II Parte della Costituzione italiana, in «Rivista del Notariato» 53 (1999), 565-603.

Mercatali, P., Chi può leggere la Costituzione? Analisi legimatica sullo stile, la struttura e il lessico della proposta di modifica della II Parte della Costituzione italiana, in D. Veronesi (cur.), Linguistica giuridica italiana e tedesca. Rechtslinguistik des Deutschen und Italienischen, Padova 2000, 119-133.

Mortara Garavelli, B., L’italiano della Repubblica: caratteri linguistici della Costituzione, in V. Coletti, ‒ S. Iannizzotto (cur.), L’italiano dalla nazione allo stato, Firenze 2011, 211-218.

Silvestri, G., Linguaggio della costituzione e linguaggio giuridico: un rapporto complesso, in «Quaderni costituzionali» 9.2 (1989), 229-255.

Visconti, J., Discursive Patterns in the Italian and Norwegian Constitutions, in K. Gammelgaard - E. Holmoyvik, Writing Democracy. The Norwegian Constitution 1814-2014, New York-Oxford 2015, 108-118.

d) Il linguaggio del processo: giudici e avvocati:

Alpa, G., Il linguaggio dell’avvocato nella evoluzione dei metodi interpretativi, delle prassi e della tecnologia, In A. Mariani Marini, La lingua, la legge, la professione forense, Milano 2003, 14-39.

Barbagallo, G. ‒ Missori, M., Il linguaggio delle sentenze, in «La nuova giurisprudenza civile commentata» 2 (1999), 91-100.

Carbone, E., Funzioni della massima giurisprudenziale e tecniche di massimazione, in «Politica del diritto» 36 (2005), 135-143.

Calamandrei, P., Della cosiddetta oratoria forense, in Id., Elogio dei giudici scritto da un avvocato, Milano 1989 [1935], 69-104.

Cavallone, B., Un idioma coriaceo: l’italiano del processo civile, in F. Bambi – B. Pozzo (cur.), L’italiano giuridico che cambia, Atti del convegno 1 Ottobre 2010, Accademia della Crusca, Firenze 2011, 85-95.

Cerri, D., Efficienza e comprensibilità come obiettivi deontologici nel linguaggio del civilista, in A. Mariani Marini – F. Bambi (cur.), Lingua e diritto. Scritto e parlato nelle professioni legali, Pisa 2013, 69-78.

Conte, G., Il linguaggio della difesa civile, in A. Mariani Marini – F. Bambi (cur.), Lingua e diritto. Scritto e parlato nelle professioni legali, Pisa 2013, 35-68.

Coppi, F., Il linguaggio della difesa penale, in A. Mariani Marini – F. Bambi (cur.), Lingua e diritto. Scritto e parlato nelle professioni legali, Pisa 2013, 107-120

Cordero, F., Stilus Curiae (analisi della sentenza penale), in «Rivista italiana di diritto e procedura penale» 29.1 (1986), 19-34.

Cortelazzo, M. A., La tacita codificazione della testualità delle sentenze, in A. Mariani Marini (cur.), La lingua, la legge, la professione forense, Milano 2003, 79-88.

Cortesi, F. – Mescolini, M., Lo scritto giudiziario. Problema e metodo, Torino 2007.

Dell’Anna, M. V., In nome del popolo italiano. Linguaggio giuridico e lingua della sentenza in Italia, Roma 2013.

Dell’Anna, M. V., Profili discorsivi e argomentazione nel linguaggio del giudice, in A. Mariani Marini ‒ F. Bambi (cur.), Lingua e diritto. Scritto e parlato nelle professioni legali, Atti del convegno organizzato dall’Accademia della Crusca e dalla Scuola Superiore dell’Avvocatura, Firenze, 9 marzo 2012, Pisa 2013, 149-175.

Dell’Anna, M. V. ‒ Gualdo, R., Per prove e per indizi (testuali). La prosa forense dell’avvocato e il linguaggio giuridico, in G. Ruffino ‒ M. Castiglione, La lingua variabile nei testi letterari, artistici e funzionali contemporanei (1915-2014). Atti del XIII Congresso SILFI - Società Internazionale di Linguistica e Filologia Italiana, Palermo, 22-24 settembre 2014, Firenze 2016, 623-635.

Dell’Anna, M. V., La massima giurisprudenziale: tratti di lingua e strategie di composizione di un genere giuridico tra sintesi e riscrittura testuale, in E. Garavelli ‒ E. Suomela-Härmä (cur.), Dal manoscritto al web. Canali e modalità di trasmissione dell’italiano. Tecniche, materiali e usi nella storia della lingua, Atti del XII Congresso SILFI - Società Internazionale di Linguistica e Filologia Italiana, Helsinki, 18-21 giugno 2012, Firenze 2014, 739-746.

Dell’Anna, M. V., Sui giudici scrittori. Convergenze tra discipline, letterature, lingue, in N. Maraschio ‒ D. De Martino ‒ G. Stanchina (cur.), Lingue e Diritti. Atti del Convegno La Piazza delle Lingue 2013 (Firenze - Accademia della Crusca, 14-16 novembre 2013), I, Firenze 2014, 151-159.

Dell’Anna, M. V., La sentenza: lingua, chiarezza, democrazia, in «Lingua Italiana» Treccani.it (online).

Dell’Anna, M. V., Tra attori e convenuti. La lingua dell’avvocato e la lingua del giudice nel processo civile, in Lingua e processo. Le parole del diritto di fronte al giudice, Atti del convegno organizzato dall’Accademia della Crusca con la collaborazione della Scuola Superiore della Magistratura e del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Firenze, Firenze - Accademia della Crusca, 4 aprile 2014 (c.d.s.)

Domenighetti, I., Note sul linguaggio giudiziario, in Id. (cur.), Con felice esattezza. Economia e diritto tra lingua e letteratura, Bellinzona 1998, 255-272.

Garavelli, M., I giudici e il linguaggio, in J. Visconti, Lingua e diritto. Livelli di analisi, Milano 2010, 97-102.

Mortara Garavelli, B., Strutture testuali e stereotipi nel linguaggio forense, in A. Mariani Marini (cur.), La lingua, la legge, la professione forense, Atti del Convegno Accademia della Crusca – Cnf – Formazione Avvocati (Firenze, 31 gen.-1 feb. 2002), Milano 2003, 3-19.

Mortara Garavelli, B., Condizioni di eterogeneità discorsiva nel dialogato di procedimenti penali, in J. Visconti, Lingua e diritto. Livelli di analisi, Milano 2010, 103-118.

Mortara Garavelli, B., L’italiano ufficiale: strutture sintattiche e retoriche in testi giudiziari, in Lingua e letteratura italiana: istituzioni e insegnamento, Atti dei convegni dei Lincei, 149, Accademia nazionale dei Lincei, Roma 1999, 155-168.

Ondelli S. (2014). Drafting Court Judgments in Italy: History, Complexity and Simplification, in V. K. Bhatia‒ G. Garzone ‒ R. Salvi ‒ G. Tessuto ‒ C. Williams (cur.), Language and Law in Professional Discourse Issues and Perspectives, Newcastle upon Tyne 2014, 29-45.

Ondelli, S., Il genere testuale della sentenza penale in Italia, in G. Benelli ‒ G. Tonini (cur.) Studi in ricordo di Carmen Sanchez Montero, I, Trieste 2006, 295-309.

Ondelli, S., La sentenza penale tra azione e narrazione, Padova 2012.

Ondelli, S., Ordine delle parole nell’italiano delle sentenze: alcune misurazioni su corpora elettronici, in «Informatica e diritto» 23 (2014), 13-39.

Ruggieri, F., Il caso della procedura penale, in F. Bambi – B. Pozzo (cur.), L’italiano giuridico che cambia, Atti del convegno 1 Ottobre 2010, Accademia dellla Crusca, Firenze 2011, 141-176.

Samek Ludovici, R., Linguaggio e interazione nel vecchio e nel nuovo processo penale, in A. Quadrio ‒ D. Pajardi (cur.), Interazione e comunicazione nel lavoro giudiziario, Milano 1993, 145-154.

Santulli, F., La sentenza come genere testuale: narrazione, argomentazione, performatività, in G. Garzone – F. Santulli (cur.), Il linguaggio giuridico. Prospettive interdisciplinari, Milano 2008, 207-238.

Santulli, F., Strutture argomentative e scelte lessicali nel linguaggio della giurisprudenza, in E. Cresti (cur.) Prospettive nello studio del lessico italiano. Atti del IX Congresso SILFI ‒ Società Internazionale di Linguistica e FilologiaItaliana, Firenze, 14-17 giugno 2006, Firenze 2008, 461-469.

Tria, L., Il linguaggio e lo stile delle Corti Supreme, in A. Mariani Marini – F. Bambi (cur.), Lingua e diritto. Scritto e parlato nelle professioni legali, Pisa 2013, 177-195.

e) Il linguaggio dei notai:

Fiorelli, P., Notariato e lingua italiana, in Le scuole di specializzazione per le professioni legali: convegno di studi in onore del notaio Vincenzo Colapietro, Roma 2000, 55-68 (ora anche in P. Fiorelli, Intorno alle parole del diritto, Milano, 2008, 309-328).

La porta, U., Il linguaggio nell’attività notarile, in E. Marmocchi, L’atto pubblico fra tecniche di redazione e forme di comunicazione, Milano 2006, 69-82.

Mortara Garavelli, B., L’occhiale del linguista su testi notarili, in E. Marmocchi, L’atto pubblico fra tecniche di redazione e forme di comunicazione, Milano 2006, 83-98.

f) Il linguaggio dei contraenti:

Onorato, M., L' accordo d'interpretazione, Milano 2009.

Visconti, J., Il testo scritto: il contratto, in A. Mariani Marini – F. Bambi (cur.), Lingua e diritto. Scritto e parlato nelle professioni legali, Pisa 2013, 121-134.

g) Il linguaggio giuridico accademico:

Cavagnoli, S., La nota a sentenza come genere unificante di prassi e dottrina giuridica, in G. Garzone – F. Santulli (cur.), Il linguaggio giuridico. Prospettive interdisciplinari, Milano 2008, 285-303.

Cortelazzo, M., Preliminari per lo studio dei testi accademici italiani di scienze giuridiche, in D. Veronesi (cur.), Linguistica giuridica italiana e tedesca. Rechtslinguistik des Deutschen und Italienischen, Padova 2000, 337-344.

Schmidt, R., An der Grenzlinie zwischen juristischer Fachsprache und sozialwissenschaftlichem Diskurs: die Sprache der deutschen bzw. italienischen Rechtswissenschaft, in D. Veronesi (cur.), Linguistica giuridica italiana e tedesca. Rechtslinguistik des Deutschen und Italienischen, Padova 2000, 345-361.

Veronesi, D., La metafora negli articoli scientifici giuridici: linguaggio, testo, discorso, in Ead. (cur.), Linguistica giuridica italiana e tedesca. Rechtslinguistik des Deutschen und Italienischen, Padova 2000, 363-380.

h) Il linguaggio burocratico e della Pubblica Amministrazione:

Alfieri, G. ‒ Cassola, A. (cur.), La “Lingua d’Italia”. Usi pubblici e istituzionali, Atti del XXIX Congresso della Società di Linguistica Italiana (Malta 1995), Roma 1998.

Basile, G., Storia e caratteristiche dell’italiano burocratico, in «Novecento» 1 (1991), 23- 40.

Basilica, F. ‒ Sepe, S., Il linguaggio delle istituzioni pubbliche nei discorsi di insediamento presso l’Avvocatura dello Stato, il Consiglio di Stato e la Corte dei Conti, Roma 2004.

Ciliberti, A., 1997, Changes in discursive practices in Italian public administration, in «Journal of Pragmatics» 27 (1997), 127-144.

Cortelazzo, M. A., La scrittura amministrativa, in S. Lubello (cur.), Lezioni d’italiano. Riflessioni sulla lingua del nuovo millennio, Bologna 2014, 85-104.

Doretto, B., Ursini, F., L’amministrazione pubblica in Rete, in P. D’Achille (cur.), Generi, architetture e forme testuali, Atti del VII convegno della Società internazionale di Linguistica e Filologia Italiana, Roma 1-5 ottobre 2002, I, Roma 2004, 285-302.

Escarpit, R., Il linguaggio della pubblica amministrazione, in «Selezione dal Reader’s Digest» 1983, 89-108.

Lubello, S., Cancelleria e burocrazia, in G. Antonelli ‒ M. Motolese ‒ L. Tomasin (cur.), Storia dell’italiano scritto, III, Roma 2014, 225-259.

Lubello, S., Il linguaggio burocratico, Roma 2014

Lubello, S., La burocrazia in pubblico, dalla carta al web, in «Lingua Italiana» Treccani.it (online).

Palermo, M., La lingua delle cancellerie, in Enciclopedia dell’italiano (2010-2011), I, 167-170.

Piemontese, M. E., La comunicazione pubblica e istituzionale. Il punto di vista linguistico, in S. Gensini (cur.), Manuale di comunicazione. Modelli semiotici, linguaggi, pratiche testuali, Roma 1999, 315-342.

Piemontese, M. E., Il linguaggio della pubblica amministrazione nell’Italia d’oggi. Aspetti problematici della semplificazione linguistica, in G. Alfieri ‒ A. Cassola (cur.), La «Lingua d’Italia». Usi pubblici e istituzionali, Atti del XXlX Congresso Internazionale di Studi della SLI (Malta, 3-5 novembre 1998), Roma 1999, 269-292.

Raso, T., La scrittura burocratica. La lingua e l’organizzazione del testo, Roma 2005.

Raso, T., Origine e strategia dell’informazione in alcune testualità burocratiche, in «Studi linguistici italiani» 25 (1999), 234-266 e 26 (2000), 97-129.

Raso, T., Il linguaggio burocratico, in F. Bruni - T. Raso (cur.), Manuale dell’italiano professionale. Teoria e didattica, Bologna 2002, 249-276.

Rodotà, S., Il linguaggio della Pubblica Amministrazione, in «Selezione dal Reader’s Digest» 1983, 53-57.

Rolando, S. (cur.), La comunicazione di pubblica utilità. I. Identità, politica, istituzioni, pubblica amministrazione, Milano 2005.

Trifone, M., Il linguaggio burocratico, in P. Trifone (cur.), Lingua e identità. Una storia sociale dell’italiano, Roma 20092, 263-291.

Vaiano, A., 2007, Le pubbliche amministrazioni e i cittadini: appunti di un'analisi linguistica, in «ACME» 60 (2007), 291-338.

Viale, M., Studi e ricerche sul linguaggio amministrativo, Padova 2008.

Zorzi Calò, D., La lingua della burocrazia:il contributo dell’analisi linguistica alla definizione del rapporto fra amministrazione e cittadino, in in G. Arena (cur.), La comunicazione di interesse generale, Bologna 1995, 435-450.

La storia della lingua giuridica ha la sua premessa nella lingua tecnica del diritto romano [fondamentali Marouzeau 1959; De Meo 20052] e vede poi, rispetto alla lingua comune, una più lenta affermazione dell’italiano, a causa della durevole presenza del Corpus Iuris Civilis come principale testo di riferimento non solo nei tribunali, ma anche e soprattutto nelle Università [fondamentali gli studi di Fiorelli 2008].
La fine del sistema di diritto comune e l’adozione dell’italiano nell’insegnamento e nella legislazione, fra XVIII e XIX secolo, vanno di pari passo con l’importazione di gallicismi (spesso: franco-latinismi, legati alla medesima tradizione giuridica) e, in misura minore, di calchi semantici sul tedesco, lingua della dottrina ottocentesca.
La fase più recente della storia dell’italiano giuridico si sovrappone all’esperienza del multilinguismo (nell’ambito dell’Unione Europea e, su scala mondiale, nel quadro dei rapporti transnazionali), su cui vd. infra § 7.
In molti casi gli studi storici sono serviti da corredo alla predisposizione di archivi e banche dati, a loro volta strumentali alla ricerca descrittiva sul linguaggio giuridico e la sua storia (v. infra, §. 10).

Abatino, B., Gallicismi e franco-latinismi nella traduzione di Francesco Foramiti, in D. Mantovani - A. Padoa Schioppa (cur.), Interpretare il Digesto. Storia e metodi, Pavia 2014, 161-194.

Allegretti, U., Forme costituzionali della storia unitaria: Monarchia e Repubblica, in F. Bambi (cur.), Un secolo per la costituzione (1848-1948). Concetti e parole nello svolgersi del lessico costituzionale italiano, Atti del convegno 11 novembre 2011, Firenze, Villa Medicea di Castello, Firenze 2012, 213-276.

Bambi, F. Una nuova lingua per il diritto. Il lessico volgare di Andrea Lancia nelle provvisioni fiorentine del 1355-57, Milano 2009.

Bambi, F., I nomi delle leggi fondamentali, in «Studi di lessicografia italiana» 11 (1991), 201-211.

Bambi, F., Lo statuto del Podestà di Firenze del 1355: il testo volgarizzato da ser Andrea Lancia in confronto con l’originale latino, in D. Veronesi (cur.), Linguistica giuridica italiana e tedesca. Rechtslinguistik des Deutschen und Italienischen, Padova 2000, 243-258.

Bambi, F., Parole e costituzioni, in F. Bambi (cur.), Un secolo per la costituzione (1848-1948). Concetti e parole nello svolgersi del lessico costituzionale italiano, Atti del convegno 11 novembre 2011, Firenze, Villa Medicea di Castello, Firenze 2012, 11-28.

Cortelazzo M. A., Viale M., Storia del linguaggio politico, giuridico e amministrativo nella Romània: italiano / Geschichte der Sprache der Politik, des Rechts und der Verwaltung in der Romania: Italienisch, in G. Ernst ‒ M.-D. Gleßgen ‒ C. Schmitt ‒ W. Schweickard (cur.), Romanische Sprachgeschichte. Ein internationales Handbuch zur Geschichte der romanischen Sprachen/Histoire linguistique de la Romània. Manuel international d’histoire linguistique de la Romània, 2, Berlin – New York 2006, 2112-2123.

Cortelazzo, M. A., La lingua dello Stato, in V. Coletti, ‒ S. Iannizzotto (cur.), L’italiano dalla nazione allo stato, Firenze 2011, 155-160.

Costa, P., Il problema del potere costituente in Italia fra Risorgimento e Repubblica, in F. Bambi (cur.), Un secolo per la costituzione (1848-1948). Concetti e parole nello svolgersi del lessico costituzionale italiano, Atti del convegno 11 novembre 2011, Firenze, Villa Medicea di Castello, Firenze 2012, 109-138.

De Mauro, T., Linguaggio giuridico: profili storici, sociologici e scientifici, in CEPIG (Centro Pontino di Iniziative Giuridico-sociali), Linguaggio e giustizia, Ancona 1986, 11-20.

De Mauro, T., Storia linguistica dell’Italia repubblicana dal 1946 ai nostri giorni, Roma-Bari 2015 (ivi i capp. La costituzione, 201-212; I linguaggi specialistici, 227-250).

De Mauro, T., Storia linguistica dell’Italia unita, Roma-Bari, 1963 (ivi il cap. La lingua della legislazione italiana, 424-435).

Dell’Anna, M. V., Un dizionario specialistico postunitario: il Dizionario del linguaggio italiano storico ed amministrativo (1881) di Giulio Rezasco, in A. Nesi ‒ S. Morgana ‒ N. Maraschio (cur.), Storia della lingua italiana e storia dell’Italia unita. L’italiano e lo stato nazionale, Atti del IX Convegno ASLI - Associazione per la Storia della Lingua Italiana, Firenze, 2-4 dicembre 2010, Firenze 2011, 231-242.

Dell’Anna, M. V., Diritto e istituzioni nel Vocabolario degli Accademici della Crusca, in L. Tomasin (cur.), Il Vocabolario degli Accademici della Crusca (1612) e la storia della lessicografia italiana, Atti del X Convegno ASLI - Associazione per la Storia della Lingua Italiana, Padova-Venezia, 29-30 novembre-1 dicembre 2012, Firenze 2013, 369-378.

Dell’Anna, M. V., Il contributo del TLIO alla conoscenza delle lingue speciali nell’italiano antico. Il caso del diritto, Atti XXVIIe Congrès international de linguistique et de philologie romanes, Nancy, 15-20 luglio 2013 (c.d.s.).

Dell’Anna, M. V. ‒ Nepori, F., Il «Dizionario del linguaggio italiano storico ed amministrativo» di Giulio Rezasco, in «Nuova informazione bibliografica» 4 (2011), 855-860.

De Meo, C., Lingue tecniche del latino, Bologna 20052.

Fioravanti, M., Principio di sovranità e rigidità della costituzione: dallo Statuto alla Costituzione repubblicana, in F. Bambi (cur.), Un secolo per la costituzione (1848-1948). Concetti e parole nello svolgersi del lessico costituzionale italiano, Atti del convegno 11 novembre 2011, Firenze, Villa Medicea di Castello, Firenze 2012, 67-84.

Fiorelli, P., Per un vocabolario giuridico italiano, in «Lingua nostra» 8 (1947), 96-108.

Fiorelli, P., Storia giuridica e storia linguistica, in «Annali di Storia del diritto», I, 1957, 261-291.

Fiorelli, P., La lingua giuridica dal De Luca al Bonaparte, in L. Formigari (cur.), Teorie e pratiche linguistiche dell’Italia del Settecento, Bologna 1984, 127-154 [ora in P. Fiorelli, Intorno alle parole del diritto, Milano 2008, 329-360].

Fiorelli, P., Et seu, in «Studi linguistici italiani» 18 (1992), 119-128 [ora in P. Fiorelli, Intorno alle parole del diritto, Milano, 2008, 297-308].

Fiorelli, P., La lingua del diritto e dell’amministrazione, in L. Serianni ‒ P. Trifone (cur.), Storia della lingua italiana, II, 553-597 [ora in P. Fiorelli, Intorno alle parole del diritto, Milano 2008, 1-70].

Fiorelli, P., Gli ‘Ordinamenti di giustizia’ di latino in volgare, in V. Arrighi (cur.), Ordinamenti di giustizia fiorentini. Studi in occasione del VII centenario, Firenze 1995, 65-103 [ora in P. Fiorelli, Intorno alle parole del diritto, Milano, 2008, 229-280].

Fiorelli, P., ‘Ragione’ come ‘diritto’ tra latino e volgare, in Nozione, formazione e interpretazione del diritto dall’età romana alle esperienze moderne. Ricerche dedicate al Professor Filippo Gallo, Napoli 1997, III, 105-157 [ora in P. Fiorelli., Intorno alle parole del diritto, Milano, 2008, 129-184].

Fiorelli, P., L’italiano giuridico dal latinismo al tecnicismo, in I. Domenighetti (cur.), Con felice esattezza. Economia e diritto tra lingua e letteratura, Bellinzona 1998, 139-183 [ora in P. Fiorelli, Intorno alle parole del diritto, Milano, Giuffrè, 2008, pp. 71-127].

Fiorelli, P., Leggi bilingui nella Toscana della Reggenza, in D. Veronesi (cur.), Linguistica giuridica italiana e tedesca. Rechtslinguistik des Deutschen und Italienischen, Padova 2000, 229-242 [ora in P. Fiorelli, Intorno alle parole del diritto, Milano 2008, 361-378].

Fiorelli, P., Del marsupio elettorale e d’altro, in E. Capuzzo ‒ E. Maserati (cur.), Per Carlo Ghisalberti. Miscellanea di studi, Napoli 2003, 7-18 [ora in P. Fiorelli, Intorno alle parole del diritto, Milano, 2008, 281-297].

Fiorelli, P., Vocaboli nuovi dal Piacentino a noi, in O. Condorelli (cur.), Panta rei. Studi dedicati a Manlio Bellomo, Roma 2004, I, 319-352 (ora anche in P. Fiorelli, Intorno alle parole del diritto, Milano, 2008, 185-228).

Fiorelli, P., Leopoldina quinque linguarum, in Per saturam: studi per Saverio Caprioli, Spoleto 2008, I, 427-445 [ora in P. Fiorelli, Intorno alle parole del diritto, Milano 2008, 449-472].

Fiorelli, P., L’eredità dell’Opera del “Vocabolario giuridico”, in N. Maraschio (cur.), Firenze e la lingua italiana tra nazione ed Europa. Atti del convegno di studi (Firenze, 27-28 maggio 2004), Firenze 2007, 191-198.

Fiorelli, P., Lingua e lingue d’atti ufficiali, , in V. Coletti, ‒ S. Iannizzotto (cur.), L’italiano dalla nazione allo stato, Firenze 2011, 65-74.

Fiorelli, P., Un Rosmini costituzionalista e cruscante, in F. Bambi (cur.), Un secolo per la costituzione (1848-1948). Concetti e parole nello svolgersi del lessico costituzionale italiano, Atti del convegno 11 novembre 2011, Firenze, Villa Medicea di Castello, Firenze 2012, 189-212.

Gebhardt, U. C.J., Sermo iuris. Rechtssprache und Recht in der augusteischen Dichtung, Leiden – Boston 2009.

Gualdo, R., «L’opera della nostra redenzione è compiuta». Dal marzo 1848 al luglio 1849: parole e ideologia nello Statuto di Pio IX e nella Costituzione della Repubblica Romana, in F. Bambi (cur.), Un secolo per la costituzione (1848-1948). Concetti e parole nello svolgersi del lessico costituzionale italiano, Atti del convegno 11 novembre 2011, Firenze, Villa Medicea di Castello, Firenze 2012, 85-108.

Lacchè, L., Il nome della «libertà». Tre dimensioni nel secolo della costituzione, in F. Bambi (cur.), Un secolo per la costituzione (1848-1948). Concetti e parole nello svolgersi del lessico costituzionale italiano, Atti del convegno 11 novembre 2011, Firenze, Villa Medicea di Castello, Firenze 2012, 29-50.

Lepore, P., Note minime su alcuni caratteri della lingua del diritto romano, in Pozzo, B. – Timoteo, M., Europa e linguaggi giuridici, Milano 2008, 3-29.

Leso, E., 27 dicembre 1947: lingua della Costituzione e lingua di tutti, in F. Bambi (cur.), Un secolo per la costituzione (1848-1948). Concetti e parole nello svolgersi del lessico costituzionale italiano, Atti del convegno 11 novembre 2011, Firenze, Villa Medicea di Castello, Firenze 2012, 277-290.

Mannori, L., I nomi del ‘governo rappresentativo’ nella dottrina costituzionale italiana dal Settecento al Fascismo, in F. Bambi (cur.), Un secolo per la costituzione (1848-1948). Concetti e parole nello svolgersi del lessico costituzionale italiano, Atti del convegno 11 novembre 2011, Firenze, Villa Medicea di Castello, Firenze 2012, 139-188.

Marazzini, C., La lingua degli Stati italiani: l’uso pubblico e burocratico prima dell’Unità, in G. Alfieri ‒A. Cassola (cur.), La “Lingua d’Italia”. Usi pubblici e istituzionali, Atti del XXIX Congresso della Società di Linguistica Italiana (Malta 1995), Roma 1998, 1-27.

Marazzinj,C., Le parole della libertà. La lingua dello Statuto albertino, in F. Bambi (cur.), Un secolo per la costituzione (1848-1948). Concetti e parole nello svolgersi del lessico costituzionale italiano, Atti del convegno 11 novembre 2011, Firenze, Villa Medicea di Castello, Firenze 2012, 51-66.

Marouzeau, J., Sur deux aspects de la langue du droit, in Mélanges Henri Lévy-Bruhl, Paris, 1959, 435-444.

Migliorini, B., Storia della lingua italiana, Firenze 19714.

Monti, A., Tra latino e volgare. Il linguaggio giuridico in età medievale e moderna, in B. Pozzo ‒ M. Timoteo, Europa e linguaggi giuridici, Milano 2008, 31-81.

Morgana, S., Letterati, burocrati e lingua della burocrazia nel primo Ottocento, in «Studi linguistici italiani» 10 (1984), 44-75.

Ondelli, S., Evoluzione di un genere testuale: la sentenza penale nell’Italia postunitaria, in Storia della lingua italiana e storia dell’Italia Unita. L’italiano e lo stato nazionale, Atti del IX Convegno ASLI (Associazione per la Storia della Lingua Italiana), Firenze, 2-4 dicembre 2010, Firenze 2011, 451-462.

Pellecchi, L., La legge e il magistrato. Intorno a una tecnica normativa romana, in M. Humbert (cur.), Le Dodici Tavole. Dai Decemviri agli Umanisti, Pavia 2005, 51-115.

Petrucci, A., Il problema delle origini e i più antichi testi italiani, in L. Serianni ‒ P. Trifone (cur.), Storia della lingua italiana, III, 5-73.

Prada, M., Note sulla lingua di alcuni procedimenti giudiziari cinquecenteschi: i “Processi contro ebrei e giudaizzanti” del S. Uffizio di Venezia, in «Quaderni di Acme» 23 (1995), 159-226.

Quaglioni, D., Machiavelli e la lingua della Giurisprudenza. Una letteratura della crisi, Bologna 2011.

Ruggieri, R. M., Tra storia della lingua e storia del diritto: elementi bizantini, longobardi e romanici nel placito capuano del 960, Presso la Sede del Centro di Studi, Spoleto, 1959, 534-550.

Vincenti, U., Linguaggio normativo, in «Enciclopedia del diritto, Annali», VII, 2014, 669-685.

Vitale, M., La lingua volgare della Cancelleria visconteo-sforzesca nel Quattrocento, Varese-Milano 1953.

Zolli, P., Bibliografia dei dizionari specializzati italiani del XIX secolo, Firenze 1973.

Zolli, P., Il linguaggio giuridico e amministrativo nell’età rivoluzionaria e napoleonica, in P. Fiorelli et al. Lingua degli uffici e lingua del popolo nella Toscana napoleonica, Firenze 1985, 7-13.

Solo un cenno si può qui fare all’area, molto estesa, degli studi teorici e filosofici sul linguaggio giuridico, specialmente normativo.
A dominare gli studi sui rapporti tra lingua e diritto, in questo settore è, fin dall’inizio del Novecento, la filosofia analitica.
Negli anni ’60 inizia, a livello internazionale, una ricca stagione di studi di filosofia del linguaggio, legata specialmente alla teoria degli atti linguistici e ‒ sul fronte giuridico ‒ alla logica deontica; vedono la luce, per esempio, i lavori fondanti di Austin (1962), von Wright (1963), Kalinowski (1965), Searle (1969).
L’insieme di queste ricerche si situa, variamente, sul terreno della semiotica giuridica, cioè lo studio del diritto come insieme di segni (parte della semiotica generale: Jori-Pintore 2014].
I lavori di quest’area concernono soprattutto i profili della semantica e della pragmatica del linguaggio giuridico: quasi sempre gli studi sono volti a disambiguare il valore degli enunciati deontici (specialmente di quelli normativi [Conte 1989, 1994, 2001]).
Questo scopo avvicina le ricerche filosofiche agli obiettivi di comprensibilità perseguiti dalla linguistica applicata (e dalla tecnica della legislazione). Importante, in questa prospettiva, anche il nesso teorico fra chiarezza e certezza del diritto [Luzzati 1999].
Tuttavia gli studi teorici e filosofici si differenziano perché non si occupano di una specifica lingua naturale (l’italiano giuridico), ma della struttura e delle caratteristiche universali del linguaggio giuridico.
Varie discipline linguistiche e giuridiche si interessano, con scopi specifici, del tema delle definizioni giuridiche [Belvedere 1989], dell’interpretazione [Chiassoni 2010, Guastini 2010], dell’argomentazione e del discorso giudiziario [Mazzi 2007, 2008; Gentili 2013], della retorica e dell’oratoria forense [Cavalla 2007].

Antelmi, D., Vaghezza, definizioni e ideologia nel linguaggio giuridico, in G. Garzone – F. Santulli (cur.), Il linguaggio giuridico. Prospettive interdisciplinari, Milano 2008, 89-119.

Austin, J., How to Do Things with Words, Oxford-London 1962 [trad. it. Come fare cose con le parole, Genova 1987.

Belvedere, A., Definizioni, in «Digesto delle discipline privatistiche», sez. Civile, V, Torino 1989, 149-154.

Belvedere, A., Pragmatica e semantica nell’art. 12 Preleggi, in D. Veronesi (cur.), Linguistica giuridica italiana e tedesca. Rechtslinguistik des Deutschen und Italienischen, Padova 2000, 49-58.

Bobbio, N., Scienza del diritto e analisi del linguaggio, in «Rivista trimestrale di diritto e procedura civile» 4 (1950), 69-104.

Cavalla, F. (cur.), Retorica processo verità. Princìpi di filosofia forense, Milano 2007.

Carcaterra, A., Struttura del linguaggio giuridico-precettivo romano, Bari 1968.

Chiassoni, P., Analisi linguistica e teoria dell’interpretazione giuridica. Ancora sulla sempiterna disputa tra scettici e misti(ci), in J. Visconti, Lingua e diritto. Livelli di analisi, Milano 2010, 75-96.

Colloca, S. – Di Lucia, S. (cur.), L'impossibilità normativa. Atti del Seminario internazionale Nomologics 2 (Pavia, Collegio Golgi, 10-11 luglio 2013), Milano 2015.

Colorio, A., Esplorazioni neurogiuridiche tra antichità e modernità, in «Atti della Accademia Roveretana degli Agiati», ser. VIII, vol. XI, B (2011), 43-93.

Conte, A. G., Fenomenologia del linguaggio deontico (1985), in U. Scarpelli ‒ P. Di Lucia, Il linguaggio del diritto, Milano 1994, 387-402

Conte, A. G., Filosofia del linguaggio normativo. I. Studi 1965-1981, Torino 1989.

Conte, A. G., Filosofia del linguaggio normativo. II. Studi 1982-1993, Torino 1994.

Conte, A. G., Filosofia del linguaggio normativo. III. Studi 1995-2001, Torino 2001.

Conte, A. G., Performativo vs. normativo (1994), in U. Scarpelli ‒ P. Di Lucia, Il linguaggio del diritto, Milano 1994, 247-263.

Di Lucia, P., Normatività, diritto, linguaggio, azione, Torino 2003.

Filipponio, A., Enunciazioni performative e linguaggio giuridico (1983), in U. Scarpelli ‒ P. Di Lucia, Il linguaggio del diritto, Milano 1994, 207-218.

Fuselli S., Diritto, neuroscienze, filosofia. Un itinerario, Milano 2014.

Garzone, G., Performatività e linguaggio giuridico. Una proposta di classificazione, Milano 1996.

Gentili, A., Il diritto come discorso, Milano 2013.

Grice, P., Logic and conversation [William James Lectures, Harvard 1967], in Cole, P. ‒ Morgan, J. L., Syntax and semantcs 3. Speech acts, 1975, 41-58.

Guastini, R., Lezioni sul linguaggio giuridico, Torino 1985.

Guastini, R., Il diritto come linguaggio. Lezioni, Torino, 2001.

Guastini, R., Conoscere il diritto. Un inventario di problemi, in «Diritto e questioni pubbliche» 13 (2013) 513-536.

Jori, M., Definizioni e livelli di discorso giuridico (1979), in U. Scarpelli ‒ P. Di Lucia, Il linguaggio del diritto, Milano 1994, 367-386.

Jori, M. – Pintore, A., Introduzione alla filosofia del diritto, Torino 2014, 163-202.

Lantella, L., Pratiche definitorie e proiezioni ideologiche nel discorso giuridico, in A. Belvedere ‒ M. Jori ‒ L. Lantella, Definizioni giuridiche e ideologie, Milano 1979, 100-105.

Lorini, G., Referenti in testi normativi, in J. Visconti, Lingua e diritto. Livelli di analisi, Milano 2010, 339-532.

Luzzati, C., La vaghezza delle norme: un’analisi del linguaggio giuridico, Milano 1990.

Luzzati, C., L' interprete e il legislatore. Saggio sulla certezza del diritto, Milano 1999.

Mazzi, D., La sentenza come genere argomentativo: una riflessione linguistica, in G. Garzone – F. Santulli (cur.), Il linguaggio giuridico. Prospettive interdisciplinari, Milano 2008, 239-262.

Mazzi, D., The Linguistic Study of Judicial Argumentation. Theoretical Perspectives, Analytical Insights Modena 2007.

Olivecrona, K., Legal language and reality, in R. A. Newman (cur.), Essays in Jurisprudence in Honor of Roscoe Pound. Indianapolis, 1962, 151-191 [trad. it. Linguaggio giuridico e realtà (1974) ora in Scarpelli, U. - De Lucia, P., Il linguaggio del diritto, Milano 1994, 147-186.

Pintore, A. ‒ Jori, M. (cur.), Law and Language. The Italian Analytical School, Liverpool 1997.

Rangone, N., Il contributo delle scienze cognitive alla qualità delle regole, in «Mercato concorrenza regole», 14 (2012) 151-166.

Ross, A., Critica del diritto e analisi del linguaggio, a cura di A. Febbrajo ‒ R. Guastini, Bologna 1982.

Sacco, R., Azione, pensiero, parola nella creazione del diritto, in J. Visconti, Lingua e diritto. Livelli di analisi, Milano 2010, 21-42

Scarpelli, U., Contributo alla semantica del linguaggio normativo, Torino [1959] 19852.

Scarpelli, U., Diritto e analisi del linguaggio, Milano 1976.

Searle, J., Speech acts: An Essay in the Philosophy of Language, Cambridge 1969 [trad. it. Atti linguistici. Saggio di filosofia del linguaggio, Torino 1976.

Tarello, G., Linguaggio descrittivo e linguaggio precettivo nei discorsi dei giuristi (1974), in U. Scarpelli ‒ P. Di Lucia, Il linguaggio del diritto, Milano 1994, 349-365.

Visconti, J., Speech Acts in Legal Language, in «Journal of Pragmatics» 41 (2009), 393-400.

Wright, G. H. v., Norm and Action. A Logical Enquiry, London 1963 [trad. it. di A. Emiliani, Norma e azione. Un’analisi logica, Bologna 1989].

Zaccaria, G., Testo, contesto e linguaggi settoriali nell’interpretazione giuridica, in A. Mariani Marini (cur.), La lingua, la legge, la professione forense, Milano 2003, 89-102.

Zuanelli, E., La dimensione pragmatica nel testo normativo, in «Iter legis» 1998, 260-274.

Zuanelli, E., Macro-struttura pragmatica e modelli di interazione nel testo normativo, in D. Veronesi (cur.), Linguistica giuridica italiana e tedesca. Rechtslinguistik des Deutschen und Italienischen, Padova 2000, 85-99.

Nella seconda metà del Novecento, la riflessione filosofica (specialmente nel campo dell’ermeneutica) fa riscoprire la storicità del rapporto tra espressione linguistica e oggetto giuridico e favorisce, tra le altre, lo sviluppo di ricerche sulle tecniche di trasposizione linguistica di un concetto giuridico da una lingua all’altra e da una cultura giuridica ad un’altra [Cavagnoli, S. ‒ Ioriatti Ferrari 2009, Sacco 2000].
Il problema della traduzione giuridica coinvolge sia i linguisti (linguistica contrastiva, traduttologia), sia i giuristi (gli studiosi di diritto comparato su tutti, ma anche gli internazionalisti), tanto accademici quanto pratici: giudici, avvocati e professionisti alle prese con rapporti giuridici ed economici transnazionali.
Quest’area di studio acquista importanza con l’intensificarsi dell’attività normativa e burocratica dell’Unione Europea: la produzione, l’interpretazione e l’applicazione delle norme affrontano la prova del multilinguismo e quella, non minore, della compresenza di tradizioni giuridiche diverse. La figura del giurista-linguista (lawyer-linguist) riveste una funzione-chiave nell’amministrazione comunitaria.
Un campo di studio recente, di interesse soprattutto linguistico, riguarda, sotto diverso profilo ma con frequenti intersezioni rispetto al precedente, le caratteristiche dell’italiano giuridico e burocratico prodotto fuori dai confini nazionali (soprattutto dalle istituzioni europee: cd. euroletto [Mori 2003]), in prospettiva contrastiva rispetto a quello dei documenti interni.

a) Traduttologia e comparazione giuridica:

Arntz, R., Confrontare, valutare, trasporre: metodi e problemi della traduzione giuridica, in R. Arntz (cur.), La traduzione. Nuovi approcci fra teoria e pratica, Napoli 1995, 137-162.

Aufschnaiter, W., Die Gesetzes- und Amtsprachein Südtirol: nicht nur ein Problem der Übersetzung, in D. Veronesi (cur.), Linguistica giuridica italiana e tedesca. Rechtslinguistik des Deutschen und Italienischen, Padova 2000, 223-225.

Bhatia, V. ‒ Candlin, C. ‒ Gotti, M. (cur.), Legal discourse in Multilingual and Multicultural Contexts: Arbitration Texts in Europe, Bern 2003.

Burr, I., Auslegung mehrsprachiger juristischer Texte: die Rolle des Italienischen in Urteilen des Schweizerischen Bundesgerichts, in D. Veronesi (cur.), Linguistica giuridica italiana e tedesca. Rechtslinguistik des Deutschen und Italienischen, Padova 2000, 179-194.

Carpi, A., Il francese giuridico, in B. Pozzo ‒ M. Timoteo, Europa e linguaggi giuridici, Milano 2008, 83-121.

Cascione, C. - Masi Doria, C., Modelli di un multiculturalismo giuridico: il bilinguismo nel mondo antico. Diritto, prassi, insegnamento, Napoli 2013.

Casertano, L., Il linguaggio giuridico russo, in B. Pozzo ‒ M. Timoteo, Europa e linguaggi giuridici, Milano 2008, 209-258.

Cavagnoli, S., La comunicazione giuridica interculturale: il testo come realizzazione di lingua, cultura e disciplina, in D. Poli (cur.), Lessicologia e metalinguaggio, Atti del Convegno Macerata 17-19 dicembre 2005, Roma 2007, 453-472.

Cavagnoli, S., Tradurre le costituzioni: problematicità del linguaggio giuridico nel confronto interlinguistico italiano e tedesco, in G. Dotoli ‒ A. N. Augenti ‒ M. Selvaggio (cur.), Lexiculture et lexicographie européenne bilingue, Atti delle quinte giornate dei dizionari, Roma, 2-3 ottobre 2009, Fasano 2010, 213-224.

Cavagnoli, S., Verfassungsrechtliche Texte im Vergleich lexikalisch-terminologische Aspekte, unter besonderer Berücksichtigung der Grundrechte in Deutschland, Österreich und der Europäischen Union, in M. Brambilla ‒ J. Gerdes ‒ C. Messina (cur.), Diatopische Variation in der deutschen Rechtssprache, Berlin 2013, 223-252.

Cavagnoli, S., Riflessioni sul contributo della comunicazione specialistica alla traduzione giuridica, in «MediAzioni» 16 (2014) online.

Cavagnoli, S. ‒ Ballardini, E., Traduire le droit, in D. Londei - M. Callari Galli (cur.), Traduire les savoirs, Frankfurt-New York 2010, 245-248.

Cavagnoli, S. ‒ Ioriatti Ferrari, E. (cur.), Tradurre il diritto: nozioni di diritto e di linguistica giuridica, Padova, 2009.

Chromà, M., Legal translation and the Dictionary, Tübingen 2004.

Coluccia, S., La traduzione e il linguaggio legislativo: alcune considerazioni, in D. Veronesi (cur.), Linguistica giuridica italiana e tedesca. Rechtslinguistik des Deutschen und Italienischen, Padova 2000, 469-476.

Ferreri, S., Il linguaggio giuridico inglese, in B. Pozzo ‒ M. Timoteo, Europa e linguaggi giuridici, Milano 2008, 259-302

Fraenkel, C., Problematiche della traduzione giuridica in funzione del suo destinatario, in D. Veronesi (cur.), Linguistica giuridica italiana e tedesca. Rechtslinguistik des Deutschen und Italienischen, Padova 2000, 489-494.

Garzone, G., Espressione della performatività nel testo giuridico: italiano e inglese a confronto, in G. Azzaro – M. Ulrych (cur.), Anglistica e...: metodi e percorsi comparatistici nelle lingue, culture e letterature di origine europea, II, Transiti linguistici e culturali, Trieste 1999, 127-144.

Giuggioli, P. F., Lingua e diritto: problemi e prospettive della traduzione, in G. Garzone – F. Santulli (cur.), Il linguaggio giuridico. Prospettive interdisciplinari, Milano 2008, 171-177.

Giuliani, S., La traduzione giuridica tra difficoltà e strumenti di ausilio, in D. Veronesi (cur.), Linguistica giuridica italiana e tedesca. Rechtslinguistik des Deutschen und Italienischen, Padova 2000, 477-487.

Gotti, M. ‒ Williams, C. (cur.), Legal discourse across Languages and Cultures, Bern 2010.

Gotti, M., Globalizzazione e localizzazione nel discorso giuridico: il caso dell’arbitrato commerciale internazionale, in G. Garzone – F. Santulli (cur.), Il linguaggio giuridico. Prospettive interdisciplinari, Milano 2008, 179-203.

Gualdo, R., Le parole della legge in prospettiva italiana ed europea, in A. Cerri (cur.) La ragionevolezza nella ricerca scientifica ed il suo ruolo specifico nel sapere giuridico. Atti del Convegno di Studi, Roma, 2-4 ottobre 2006. Tomo I. Ragione, ragionevolezza, esperienza (esperimento), dimensione oggettiva e storica della ricerca scientifica e giuridica, in «Nova Juris Interpretatio» Quaderno monografico 2006 (ma 2007), 155-170.

Gualdo, R., Come cambia l’italiano giuridico nella tempesta delle lingue, in F. Bambi – B. Pozzo (cur.), L’italiano giuridico che cambia, Atti del convegno 1 Ottobre 2010, Accademia della Crusca, Firenze 2011, 195-205.

Jacometti, V., Il linguaggio giuridico tedesco, in B. Pozzo ‒ M. Timoteo, Europa e linguaggi giuridici, Milano 2008 123-184.

Korzen, I., Lingua, cognizione e due Costituzioni, in J. Visconti, Lingua e diritto. Livelli di analisi, Milano 2010, 163-202.

Lepore, P., Esperienze di traduzione e d'interpretazione della lingua giuridica romana. 'Polliceri rei publicae': problemi definitori e terminologici, in «Diritto pubblico comparato ed europeo», 3 (2011) 786-806.

Magris, M., I nominali incapsulatori nel diritto. Contributo alla competenza testuale e lessicale del traduttore, in D. Veronesi (cur.), Linguistica giuridica italiana e tedesca. Rechtslinguistik des Deutschen und Italienischen, Padova 2000, 459-468.

Megale, F., Teorie della traduzione giuridica, Napoli 2008.

Nussbaumer, M., Textlinguistik für die Gesetzgebung, in D. Veronesi (cur.), Linguistica giuridica italiana e tedesca. Rechtslinguistik des Deutschen und Italienischen, Padova 2000,195-208.

Pozzo, B., Comparative Law and the New Frontiers of Legal Translation, in S. Šarčević (cur.), Language and culture in UE Law. Multidisciplinary Perspectives, London-New York 2015, 73-90.

Rega, L., Aspetti e problemi della traduzione delle formule di rito nell’ambito giuridico italo-tedesco, in D. Veronesi (cur.), Linguistica giuridica italiana e tedesca. Rechtslinguistik des Deutschen und Italienischen, Padova 2000, 449-457.

Russo, M. C., La memoria, il tempo e le suggestioni, ovvero i faux amis giuridici in interpretazione simultanea, in L. Schena (cur.), La lingua del diritto, difficoltà traduttive- applicazioni didattiche, Roma 1997, 163-189.

Sacco, R. (cur.), L’interprétation de textes juridiques rédigés en plus d’une langue, Torino-Paris 2001.

Sacco, R., La traduzione giuridica (19922), in U. Scarpelli ‒ P. Di Lucia, Il linguaggio del diritto, Milano 1994, 475-490.

Sacco, R., Traduzione giuridica, in Digesto delle discipline privatistiche, Sezione Civile (aggiornamento), Torino 2000, 722-735.

Scarpa, F. ‒ Riley, A., La traduzione della sentenza di common law in italiano, in «Traduzione, società e cultura» 9 (1999), 1-91.

Schena, L., La traduzione e i linguaggi giuridici: le ricerche degli studiosi italiani, in L. Schena (cur.), La lingua del diritto, Roma 1997.

Snel Trampus, R. D., La traduzione e i linguaggi giuridici olandese e italiano. Aspetti e problemi, Trieste 1989.

Soffritti, M., Condizioni restrittive nei codici tedeschi e italiani, in J. Visconti, Lingua e diritto. Livelli di analisi, Milano 2010, 203-230.

Visconti, J., I connettivi condizionali complessi in italiano e in inglese. Uno studio contrastivo, Alessandria 2000.

Visconti, J., La traduzione del testo giuridico: problemi e prospettive di ricerca, in «Terminologie et traduction» 2 (2000), 38-66.

Visconti, J., Un corpus comparativo di testi legali. Considerazioni di “linguistica forense”, in G. L. Beccaria ‒ C. Marello (cur.), La parola al testo. Scritto per Bice Mortara Garavelli, Alessandria 2002, 482-497.

Visconti, J., A modular approach to legal translation, in G. Grewendorf - M. Rathert (cur.), Formal Linguistics and Law, Berlin 2009, 151-178.

Woelk, J., Von “Advokat” bis “Zentraldirektion der Autonomien”. Die Südtiroler Rechtssprache aus Sicht eines “bundesdeutschen” Juristen, in D. Veronesi (cur.), Linguistica giuridica italiana e tedesca. Rechtslinguistik des Deutschen und Italienischen, Padova 2000, 209-222.

b) Unione Europea e multilinguismo:

Ajani, G. – Ebers, M. (cur.), Uniform Terminology for European Contract Law, Baden-Baden 2005.

Ajani, G., Coerenza del diritto privato europeo. Il problema del multilinguismo, in J. Visconti, Lingua e diritto. Livelli di analisi, Milano 2010, 231-246.

Ajani, G., Le multilinguisme, les langues du droit et la recherche de cohérence du droit privé européen, in G. Ajani ‒G.Peruginelli – G. Sartor ‒D. Tiscornia (cur.), The Multilanguage Complexity of European Law, Firenze 2007.

Baaij, C. J. W., EU Translation and the Burden o f Legal Knowledge, in S. Šarčević (cur.), Language and culture in UE Law. Multidisciplinary Perspectives, London-New York 2015, 109-122.

Bajcic, M., The Way Forward for Court Interpreting in Europe, in S. Šarčević (ed.), Language and culture in UE Law. Multidisciplinary Perspectives, London-New York 2015, 219-238.

Berteloot, P., Unione europea. Accesso al diritto e molteplicità delle lingue, in J. Visconti, Lingua e diritto. Livelli di analisi, Milano 2010, 313-320.

Bratanic, M. ‒ Lončar, M., The Myth o f EU Terminology Harmonization on National and EU Level, in S. Šarčević (cur.), Language and culture in UE Law. Multidisciplinary Perspectives, London-New York 2015, 207-218.

Carli, A., Plurilinguismo e lingue minoritarie nella politica linguistica europea, in «Revue française de linguistique appliquée» 9 (2004), 59-79.

Catenaccio, P., Aspetti linguistici e discorsivi del recepimento nel diritto inglese della direttiva 1993/13/CE del consiglio concernente le clausole abusive nei contratti stipulati con i consumatori, in G. Garzone – F. Santulli (cur.), Il linguaggio giuridico. Prospettive interdisciplinari, Milano 2008, 139-170.

Cavagnoli, S., L’interpretazione dei testi giuridici del diritto comunitario e del diritto privato europeo: strumenti linguistici e giuridici, in C. Bosisio ‒ B. Cambiaghi ‒ M. E. Piemontese ‒ F. Santulli (cur.), Aspetti linguistici della comunicazione pubblica e istituzionale, Atti del VII congresso internazionale dell’Associazione Italiana di Linguistica applicata, Milano, 22-23 febbraio 2007, Perugia 2008, 209-235.

Chiti E. ‒ Gualdo R. (cur.), Il regime linguistico dei sistemi comuni europei. L’Unione tra multilinguismo e monolinguismo, Milano 2008.

Cortelazzo, M. A., Le istituzioni europee e la lingua italiana, in F. Tolanini ‒ M. T. Lupia (cur.), L’italiano come risorsa per il Sistema Italia. Idee e sinergie per il futuro. Atti del seminario organizzato dal Consorzio interuniversitario ICoN, Pisa 2014, 51-59.

Cortelazzo, M. A., Leggi italiane e direttive europee a confronto, in Realizzazioni testuali ibride in contesto europeo. Lingue dell’UE e lingue nazionali a confronto, Trieste 2013, 57-66.

Cosmai, D., Tradurre per l’Unione Europea. Prassi, problemi e prospettive del multilinguismo comunitario dopo l’allargamento a est, Milano 2007.

Dell’Anna, M. V. ‒ Serpentini, C., Il regime linguistico del sistema comune europeo per l’informazione di polizia. Le pratiche comunicative, in E. Chiti ‒ R. Gualdo (cur.), Il regime linguistico dei sistemi comuni europei. L’Unione tra multilinguismo e monolinguismo, Milano 2008, 135-171.

Dell’Anna, M. V. ‒ Serpentini, C., Note linguistiche e lessicali su testi giuridici di uffici amministrativi comunitari, in S. Cavagnoli ‒ E. Di Giovanni ‒ R. Merlini (cur.), La ricerca nella comunicazione interlinguistica: modelli teorici e metodologici / Research in cross-lingual communication: theories and methodologies, Atti del Convegno, Università degli Studi di Macerata, Dipartimento di Ricerca Linguistica, Letteraria e Filologica, 1-2 febbraio 2008, Milano 2009, 98-116.

Derlén, M., A Single Text or a Single Meaning: Multilingual Interpretation of EU Legislation and CJEU Case Law in National Courts, in S. Šarčević (cur.), Language and culture in UE Law. Multidisciplinary Perspectives, London-New York 2015, 53-72

Engberg, J., Autonomous EU Concepts: Fact or Fiction?, in S. Šarčević (cur.), Language and culture in UE Law. Multidisciplinary Perspectives, London-New York 2015, 169-182.

Felici, A., Translating EU Legislation from a Lingua Franca: Advantages and Disadvantages,in S. Šarčević (cur.), Language and culture in UE Law. Multidisciplinary Perspectives, London-New York 2015,123-140.

Ferreri, S., La lingua del legislatore europeo, in J. Visconti, Lingua e diritto. Livelli di analisi, Milano 2010, 247-260.

Gallas, T., La legislazione plurilingue dell’Unione europea. Questioni di traduzione giuridica, in Verso un’Unione europea allargata ad est: quale ruolo per la traduzione?, Roma 1998, 289-294.

Graziadei, M., Law, Language and Multilinguism in Europe: The Call for a New Legal Culture, in S. Šarčević (cur.), Language and culture in UE Law. Multidisciplinary Perspectives, London-New York 2015, 17-32.

Gualdo, R., Una politica linguistica per le amministrazioni europee?, in E. Chiti ‒ R. Gualdo (cur.), Il regime linguistico dei sistemi comuni europei. L’unione tra multilinguismo e monolinguismo, Milano 2008, 195-216.

Ioriatti Ferrari, E., Linguismo euruniònico e redazione della norma comunitaria scritta. Prime riflessioni, in J. Visconti, Lingua e diritto. Livelli di analisi, Milano 2010, 261-312.

Ioriatti Ferrari, E., Interpretazione comparante e multilinguismo europeo, Padova, Cedam, 2013.

Kjœr, A., Theoretical Aspects o f Legal Translation in the EU: The Paradoxical Relationship between Language, Translation and the Autonomy o f EU Law, in S. Šarčević (cur.), Language and culture in UE Law. Multidisciplinary Perspectives, London-New York 2015, 91-108.

Mori, L., La traduzione interlinguistica dei documenti ufficiali della Commissione europea, in Terminologie et Traduction. La revue des services linguistiques des institutions européennes, Commissione europea, Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee, Lussemburgo 2001, 36-123.

Mori, L., Variazioni interlinguistiche, creazione terminologica e dinamismo comunicativo nei documenti comunitari, in «Romaneske » 27 (2002), 56-74.

Pozzo, B., L’interpretazione della Corte del Lussemburgo del testo multilingue: una rassegna giurisprudenziale, in B. Pozzo ‒ M. Timoteo (cur.), Europa e linguaggi giuridici, Milano 2008, 383-433.

Pozzo, B., Multilinguismo, terminologie giuridiche e problemi di armonizzazione del diritto privato Europeo, in V. Jacometti – B. Pozzo (cur.), Le politiche linguistiche delle istituzioni comunitarie dopo l’allargamento, Milano 2006, 3-26.

Robertson, C., EU Multilingual Law: Interfaces of Law, Language and Culture, in S. Šarčević (cur.), Language and culture in UE Law. Multidisciplinary Perspectives, London-New York 2015, 33-52.

Rossi, P., L’impatto del multilinguismo sull’armonizzazione del diritto privato europeo, in B. Pozzo ‒ M. Timoteo (cur.) Europa e linguaggi giuridici, Milano 2008, 361-382.

Rossi, P., La trasposizione delle direttive comunitarie nel diritto privato italiano: questioni di terminologia e di redazione di testi, in B. Pasa ‒ P. Rossi ‒ M. Wittenberg (cur.), Diritto contrattuale europeo tra direttive comunitarie e trasposizioni nazionali, Torino 2008, 89-119.

Sacco, R. ‒ Castellani, L. (cur.), Les multiples langues du droit européen uniforme, Torino-Paris 1999.

Sacco, R., Molte lingue per un diritto che si va uniformando, in Atti della Accademia nazionale dei Lincei, Rendiconti, serie IX, vol. VIII, fasc. 2 (1997), 388-396.

Salomon, L. – Delgado, A. – Oliver, R., Hacia un aula virtual plurilingüe y multicultural, in «RED Revista de Educación a Distancia» 15 (2006) (online)

Šarčević, S., Basic Principles o f Term Formation in the Multilingual and M ulticultural Context o f EU Law, in Ead. (cur.), Language and culture in UE Law. Multidisciplinary Perspectives, London-New York 2015, 183-206.

Šarčević, S., Language and culture in UE Law. Introduction and Overview, in Ead. (cur.), Language and culture in UE Law. Multidisciplinary Perspectives, London-New York 2015, 1-16.

Strandvik, I., On Quality in EU Multilingual Lawmaking, in S. Šarčević (cur.), Language and culture in UE Law. Multidisciplinary Perspectives, London-New York 2015, 141-168.

Venchiarutti, A., Il multilinguismo come valore europeo, in B. Pozzo ‒ M. Timoteo (cur.), Europa e linguaggi giuridici, Milano 2008, 303-360.

Visconti, J., A textual approach to legal drafting and translation, in G. Ajani ‒ G.Peruginelli – G. Sartor ‒ D. Tiscornia (cur.), The Multilanguage Complexity of European Law, Firenze 2007, 107-132

c) L’italiano giuridico e amministrativo fuori dai confini nazionali:

Mori, L., L’euroletto: genesi e sviluppo dell’italiano comunitario, in A. Valentini ‒ P.Molinelli ‒ P. Cuzzolin ‒ G. Bernini (cur.), Ecologia linguistica Atti del XXXVI Congresso Internazionale della Società Linguistica Italiana (Bergamo, 26-28 settembre 2002), Roma 2003, 473-492.

Mori, L., L’italiano lingua della legislazione europea, in B. Turchetta ‒L. Mori – E. Ranucci, Il mondo in italiano. Varietà ed usi internazionali della lingua, Roma-Bari, Laterza, 2005, p. 73-106.

Nystedt, J., L’italiano nei documenti della CEE: le sequenze di parole, in D. Veronesi (cur.), Linguistica giuridica italiana e tedesca. Rechtslinguistik des Deutschen und Italienischen, Padova 2000, 273-284.

Ranucci Fischer, E., L’italiano lingua ufficiale e di lavoro nelle istituzioni comunitarie, in B. Turchetta (cur.), Il mondo in italiano. Varietà e usi internazionali della lingua, Roma-Bari 2005, 41-72.

Tosi, A., Un italiano per l’Europa. La traduzione come prova di vitalità, Roma 2007 (spec. cap. 4. La politica multilingue dell’integrazione europea).

Tosi, A. ‒ Visconti, J., L’«europeizzazione» della lingua italiana, in «Lingua Italiana d’Oggi» 1 (2004), 151-173.

Gli studi di quest’area si occupano delle tecniche di analisi dei testi (scritti, registrati o prodotti oralmente) a vario titolo rilevanti in indagini o procedimenti giudiziari: destinati, cioè, a essere oggetto di valutazione degli inquirenti e dei magistrati, e prima ancora dai tecnici e dagli operatori coinvolti nel loro reperimento.
La disciplina, altrove già avanzata [Svartvik 1968, Fitzgerald 2004] acquisisce progressiva autonomia anche in Italia, forte soprattutto dell’importanza acquisita nell’ultimo decennio dalle intercettazioni e dalle perizie foniche come strumento di indagine e a fini processuali [Romito 2013].
In quest’area intervengono giuristi ‒ specialmente esperti di criminologia, diritto e procedura penale ‒ e linguisti, sul fonte della definizione delle competenze tecniche necessarie all’analisi dei testi in giudizio.
Molti sono i problemi coinvolti (per esempio, quelli di traduzione dalla lingua registrata a quella italiana e da quella orale a quella scritta, nelle registrazioni foniche); tra i diversi livelli di analisi interessati (pragmatica, dialettologia, psicolinguistica, ecc.), va segnalato ‒ per la rilevanza in materia di intercettazioni ‒ quello della fonetica giudiziaria.
In alcuni studi è marcata l’intersezione con il tema della lingua del processo (supra, § 4). È il caso, per esempio, delle analisi delle procedure di verbalizzazione delle deposizioni orali durante i processi, in cui le variazioni di registro (così per parlanti poco alfabetizzati), oltre che di mezzo, possono avere conseguenze sul testo finale esaminato dai giudici [Bellucci 2005].

Albano Leoni, F. – Maturi, P., Fonetica sperimentale e fonetica giudiziaria, in «La giustizia penale» 96 (1991), 315-320.

Bellucci, P. – Torchia, M. C., La regia del discorso in tribunale: il potere delle domande, in A. Mariani Marini – F. Bambi (cur.), Lingua e diritto. Scritto e parlato nelle professioni legali, Pisa 2013, 79-106.

Bellucci, P., Tra lingua e diritto: appunti di sociolinguistica giudiziaria italiana, in «Quaderni del Dipartimento di Linguistica, Università degli Studi di Firenze» 6 (1995), 1-14.

Bellucci, P., A onor del vero. Fondamenti di linguistica giudiziaria, Torino 2005.

Bellucci, P., La redazione della sentenza, una responsabilità linguistica elevata, in «Diritto e formazione» 5 (2005), 447-465.

Danet, B., Language in the legal process, in «Law & Society Review» 14 (1980), 445-564.

Ferrero, F. E. (cur.), L’identificazione della persona per mezzo della voce, Roma 1979.

Fitzgerald, J., Using a forensic linguistic approach to track the Unabomber, in J. Campbell ‒ D. Denevi (cur.), Profilers. Leading investigators take you inside the criminal mind, New York 2004, 193-222.

Hollien, H., Forensic voice identification, London 2002.

McMenamin, G., Forensic Linguistics, London 2002.

Mori, L. ‒ Paoloni, A. (2004), Sulla sociolinguistica forense: la costituzione di corpora vocali per l’analisi della velocità di articolazione in italiano, in A. De Dominicis ‒ L. Mori ‒ M. Stefani (cur.), Costituzione, gestione e restauro di corpora vocali. Atti delle XIV Giornate del Gruppo di Fonetica Sperimentale, Roma 2004, 75-80.

Ollson, J., Forensic Linguistics, London-New York 2004.

Romito, L., Manuale di fonetica articolatoria, acustica e forense, Cosenza 2000.

Romito, L., Le intercettazioni, in M.Caligiuri (cur.), Cultura della legalità, II, Catanzaro 2010, 207-2017.

Romito L. (cur.), Manuale di linguistica Forense, Roma 2013.

Romito, L. ‒ Lio, R. ‒ Perri, P. F., Stabilità dei parametri nello Speaker Recognition: a variabilità intra e inter parlatore F0, durata e articulation rate, in S. Schmid ‒ M. Schwarzenbach ‒ D. Studer-Joho (cur.), La dimensione temporale del parlato, Atti del 5° convegno Associazione Itlaiana Scienze della Voce (AISV), Università di Zurigo, 4-6 febbraio 2009, V, Torriana (RN) 2010, 643-670.

Romito L. ‒ Tucci M., Verso un formato standard nelle intercettazioni e una proposta per l’archiviazione e la conservazione delle registrazioni, in L. Romito ‒ V. Galatà ‒ R. Lio (cur.), La fonetica sperimentale. Metodo e applicazioni, Atti del IV Convegno Nazionale dell’Associazione Italiana di Scienze della Voce (AISV), Arcavacata di Rende (CS), 3-5 dicembre 2007, Rimini 2008, 22-39.

Svarvtik, J., The Evans Statements: A Case for Forensic Linguistics, Stockholm 1968.

a) Informatica giuridica documentaria.
Nel settore documentario, gli studi e i progetti di informatica giuridica riguardano i metodi di archiviazione e consultazione del materiale giuridico, coinvolgendo soprattutto ricerche linguistiche di tipo lessicografico (informatica documentaria).
Decisiva in questo settore è l’attività, avviata a Firenze nel 1968, dell’Istituto di Documentazione Giuridica (IDG), che prosegue dal 2002 nell’Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica (ITTIG), del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Nel 1963, prende avvio (grazie al coinvolgimento di R. Orestano, G. Nencioni, P. Fiorelli), in stretto legame con l’Accademia della Crusca, il progetto di un Vocabolario Giuridico della Lingua Italiana [già Fiorelli 1947]. Nel 1993 l’IDG pubblica in tre volumi cartacei, grazie ai materiali già raccolti, l’inventario lessicale Indice della Lingua Legislativa Italiana (ILLI) [Mariani Biagini 1993].
Il materiale cartaceo selezionato è stato digitalizzato negli anni Ottanta, dando vita a due archivi: la banca dati LLI (Lingua Legislativa Italiana), contenente il testo integrale della prima edizione dei maggiori testi normativi in lingua italiana, e quella LGI (Lessico giuridico Italiano), che integra il primo archivio con fonti giuridiche ulteriori. Rinominato VocaNet e dotato di un nuovo programma di navigazione, permette lo spoglio di testi legislativi, dottrinali e della prassi dal decimo al ventesimo secolo [Sagri 2014].

b) Passaggio successivo è l’analisi informatica dei dati lessicografici raccolti nei corpora. L’archivio IS-LeGi offre dal 2008 chiavi semantiche per la consultazione delle banche dati LLI e VocaNet [Mariani 2008].

La banca dati DoGi ‒ Dottrina giuridica dell’ITTIG raccoglie riferimenti bibliografici di studi giuridici apparsi in riviste italiane. L’archiviazione e la digitalizzazione dei documenti giuridici in lingua italiana favorisce anche la ricerca storiografica [Palazzolo 2002]. Oltre ai corpora citati, va segnalata la Bibliografia delle Edizioni Giuridiche Antiche (BEGA).
Un importante archivio è messo a disposizione, a partire dagli anni ’60, dal Centro Elettronico di Documentazione (CED)della Corte di Cassazione. Il sistema ItalgiureWeb mette a disposizione un amplissimo apparato di testi giurisprudenziali e normativi.

c) Analisi automatica dei testi, semplificazione della comunicazione giuridica e legimatica.
Gli studi di questa area si occupano del trattamento informatico dei testi, con il fine di contribuire alla semplificazione del linguaggio giuridico.
La leggibilità dei testi è messa in relazione a parametri formalizzati, per il calcolo dei quali si ricorre a formule di leggibilità [De Mauro ‒ Piemontese ‒ Vedovelli 1986].
La legimatica si propone la modellizzazione delle procedure relative alla produzione di testi normativi [Mercatali 1993, Biagioli ‒ Mercatali ‒ Sartor 1993 e 1995].
In seno all’ITTIG sono stati sviluppati specifici software legimatici [Fameli ‒ Mercatali ‒ Ragona ‒ Tiscornia 2014]: l’istituto ha prodotto in passato Lexedit, il primo software specialistico di aiuto alla redazione di testi legislativi, e di recente xmLeges, famiglia di applicazioni open source per il drafting legislativo sviluppato nell’ambito del Progetto «Norme in Rete», proposto dal Centro nazionale per l’informatica nella pubblica amministrazione (CNIPA, ora DigitPA), in collaborazione con il Ministero della Giustizia.

d) Accesso all’informazione giuridica e multilinguismo.
Un’ulteriore applicazione degli strumenti di gestione e analisi automatica dei testi giuridici riguarda il multilinguismo, che presuppone la categorizzazione degli oggetti giuridici e favorisce la comparazione di istituti e concetti, offrendo un aiuto prezioso alla linguistica contrastiva e alla traduttologia giuridica.

a) Informatica giuridica documentaria:

Cammelli, A. ‒ Mariani Biagini, P., Documentazione e lingua giuridica italiana, in B. Pozzo ‒ F. Bambi (cur.), L’italiano giuridico che cambia, Firenze 2012, 215-223.

Fameli, E. ‒ Mercatali, P. ‒ Ragona, M. ‒ Tiscornia, D., L’Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica del CNR. Dalla documentazione giuridica automatica ai sistemi esperti e alla legimatica, in G. Peruginelli ‒ M. Ragona, L’informatica giuridica in Italia. Cinquant’anni di studi, ricerche ed esperienze, Napoli 2014,169-228.

Fiandanese, F., II Centro Elettronico di Documentazione della Corte Suprema di Cassazione, in G. Peruginelli ‒ M. Ragona (cur.), L’informatica giuridica in Italia. Cinquant’anni di studi, ricerche ed esperienze, Napoli 2014, 151-168

Fiorelli, P., Premessa in P. Mariani Biagini, Indice per la Lingua Legislativa Italiana. Inventario lessicale dei cento maggiori testi di legge tra il 1723 e il 1973, Firenze 1993.

Mariani, P., Informatica e lingua del diritto, in R. Nannucci (cur.), Lineamenti di informatica giuridica. Teoria, metodi, applicazioni, Napoli 2002, 453-478.

Mariani, P., IS-LeGI: un dizionario in rete per un migliore accesso al patrimonio giuridico italiano, in «Informatica e diritto» 17 (2008), n. 1-2, 235-244.

Sagri, M. T., Informatica documentaria e lessicografia giuridica: strumenti per la conoscenza della lingua, in G. Peruginelli ‒ M. Ragona, L’informatica giuridica in Italia. Cinquant’anni di studi, ricerche ed esperienze, Napoli 2014, 499‒520.

b) Banche dati e corpora:

CED, Italgiureweb, http://www.italgiure.giustizia.it/

ITTIG, Bibliografia delle Edizioni Giuridiche Antiche (BEGA), http://www.ittig.cnr.it/Ricerca/Testi/Bega1978-1993.htm

ITTIG, DoGi. Dottrina giuridica, http://www.ittig.cnr.it/dogi/

ITTIG, IS-LeGI ‒ Indice Semantico del Lessico Giuridico Italiano e Archivi digitali di documenti giuridici antichi,http://www.ittig.cnr.it/BancheDatiGuide/vgi/islegi/)

ITTIG, Lessico Giuridico Italiano (LGI), Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica (ITTIG) del CNR, archivio Vocanet (http://www.ittig.cnr.it/BancheDatiGuide/vocanet/Index.html)

ITTIG, Lingua Legislativa ItalianaLLI. Archivio della lingua legislativa. Codici, Costituzioni e Leggi fondamentali dal 1539 (estensione del repertorio ILLI)

Mariani Biagini, P. (cur.). Indice della Lingua Legislativa Italiana (ILLI), Istituto di Documentazione Giuridica (IDG) del CNR, Firenze, 1993-1997, 3 voll.

c) Analisi automatica dei testi, semplificazione della comunicazione giuridica e legimatica:

Biagioli, C., Strutturazione funzionale delle leggi per la progettazione di strumenti informatici a sostegno del drafting legislativo, in D. Veronesi (cur.), Linguistica giuridica italiana e tedesca. Rechtslinguistik des Deutschen und Italienischen, Padova 2000, 135-146.

Biagioli, C. ‒ Mercatali, P. ‒ Sartor, G. (cur.), Elementi di legimatica, Padova 1993.

Biagioli, C. ‒ Mercatali, P. ‒ Sartor, G. (cur.), Legimatica. Informatica per legiferare, Napoli 1995.

Dell’Anna, M. V. ‒ Marinai, E. ‒ Romano, F. ‒ Visconti J., Un corpus di documenti giuridici per il Nuovo Vocabolario dell’Italiano moderno e contemporaneo, in «Informatica e diritto» 23 (2014), 181-192.

Fameli, E. ‒ Mercatali, P. ‒ Ragona, M. ‒ Tiscornia, D., L’Istituto di Teoria e Tecniche dell’Informazione Giuridica del CNR. Dalla documentazione giuridica automatica ai sistemi esperti e alla legimatica, in G. Peruginelli ‒ M. Ragona (cur.), L’informatica giuridica in Italia. Cinquant’anni di studi, ricerche ed esperienze, Napoli 2014,169-228.

Gioria, M. L., Le banche dati: legimatica e sistemi informativi, in «Parlamenti regionali» 12 (2004), 193-197.

Lupo, C., Accesso e automazione nel ciclo di produzione delle leggi, in «Parlamenti regionali» 12 (2004), 176-187.

Mercatali, P. (cur.), Computer e linguaggi settoriali. Analisi automatica di testi giuridici e politici, Milano 1988.

Mercatali, P., Verso una nuova discipliuna: la legimatica, in «Informatica e diritto» 18 (1993), 43-52.

Mercatali, P., Appunti per nuove regole legistiche e legimatiche, in «Parlamenti regionali» 12 (2004), 170-175.

Mercatali, P., Il problema della comprensibilità del linguaggio giuridico negli USA: verso un’analisi automatica dei testi, in P. Mercatali, P., Linguistica, informatica, scienza e tecniche della comunicazione nella formazione del giurista, in R. Zaccaria (cur.), La buona scrittura delle leggi, Roma 2011, 139-150.

Palazzolo, N., L’informatica per la ricerca storico-giuridica: problemi metodologici e prospettive applicative, in Aa.Vv., Cunabula iuris. Scritti storico-giuridici per Gerardo Broggini, Milano 2002, 324-327.

Romano, F., Strumenti informatici per l’analisi e il controllo linguistico dei testi legislativi e amministrativi, in N. Palazzolo (cur.), Lingua giuridica e tecnologie dell’informazione, Napoli 2006, 103-134.

Sagri, M.-T., L’evoluzione delle risorse linguistiche nel reperimento dell’informazione giuridica, in N. Palazzolo (cur.), Lingua giuridica e Tecnologia dell’informazione, Napoli 2006, 57-76.

Tiscornia, D., Il linguaggio giuridico nella prospettiva computazionale, in J. Visconti, Lingua e diritto. Livelli di analisi, Milano 2010, 321-338.

d) Accesso all’informazione giuridica e multilinguismo:

Liebwald, D., Interfacing between different legal systems – N-Lex and EUR-Lex, in G. Grewendor – M. Rathert (cur.), Formal Linguistics and Law, Berlin 2009, 181-200.

Peruginelli, G., Multilinguismo e sistemi di accesso all’informazione giuridica, Milano 2009.

Peruginelli, G., Lingue e concetti giuridici: premesse metodologiche per un sistema di accesso multilingue all’informazione giuridica, in N. Palazzolo (cur.), Lingua giuridica e tecnologie dell’informazione, Napoli 2006, 77-102.

Steinberger, R. - Ebrahim, M. - Poulis, A. e Manuel Carrasco-Benitez, M. - Schlüter, P. – Przybyszewski M., Gilbro, S., An overview of the European Union’s highly multilingual parallel corpora, in «Resources & Evaluation» 48 (2014), 679-707.

Vilella, G., Innovazione tecnologica e democrazia, prefaz. M. Schulz, Bologna 2015.

Meritano una segnalazione alcuni lavori pionieristici sulla didattica dei temi relativi al linguaggio giuridico: l’insegnamento linguistico nelle Facoltà giuridiche, la didattica del drafting legislativo, quella della traduzione giuridica.

a) Linguaggio giuridico:

Cavagnoli, S., Valutazione di materiali didattici, in D. Veronesi (cur.), Linguistica giuridica italiana e tedesca. Rechtslinguistik des Deutschen und Italienischen, Padova 2000, 383-396.

Cavagnoli, S., Ruolo e competenze dei docenti di lingua all’interno delle facoltà di giurisprudenza in area italo-tedesca, in P. Diadori, La formazione dei docenti di lingua e traduzione in ambito giuridico italo-tedesco, Siena 2009, 294-304.

Diadori, P. (cur.), Progetto Jura: la formazione dei docenti di lingua e traduzione in ambito giuridico italo-tedesco, Perugia 2009.

Dondolini Scholl, G., La produzione di materiali didattici multimediali per i linguaggi settoriali dell’italiano nel quadro del Progetto LINGUA VOCALLIT; il modulo “L’italiano del diritto”, in D. Veronesi (cur.), Linguistica giuridica italiana e tedesca. Rechtslinguistik des Deutschen und Italienischen, Padova 2000, 413-421.

Pavesi, M. – Bernini, G. (cur.), L’apprendimento linguistico all’università: le lingue speciali, Roma 1998.

Sabatini, F., La formazione linguistica del cittadino comune e del legislatore, in R. Zaccaria (cur.), La buona scrittura delle leggi, Roma 2011, 61-64.

Semplici, S., Aspetto “tridimensionale” nell’insegnamento dei linguaggi settoriali: una proposta per l’insegnamento del linguaggio giuridico, in D. Veronesi (cur.), Linguistica giuridica italiana e tedesca. Rechtslinguistik des Deutschen und Italienischen, Padova 2000, 397-412.

b) Tecniche legislative:

Albanesi, E., L’insegnamento della tecnica legislativa nelle aule universitarie, in M. Cavino – L. Conte (cur.), La tecnica normativa tra legislatore e giudici, Napoli 2014, 163-171.

Amato, G., La Scuola di Scienza e Tecnica della Legislazione, in ISLE, Statuto e finalità 1962-2012, Napoli 2012, 21 ss.

Costanzo, P., Le tecniche legislative nella formazione universitaria, in «Iter legis» n.s. 3 (1999), 72.

Pagano, R., La formazione dei redattori di testi legislativi. L’esperienza dell’ISLE, in «Iter legis» n.s. 3 (1999), n. 3-4, 110 ss.

Pagano, R., Training Legal Drafters. The Italian Experience, in R. C. Bergeron (ed.), Essays on Legislative Drafting, Ottawa 1999, 291 ss.

c) Traduzione:

Garzone, G., Inglese giuridico e generi testuali nella prospettiva didattica, in L. Schena (cur.), La lingua del diritto, Roma 1997, 207-234.

Garzone, G., Osservazioni sulla didattica della traduzione giuridica, in P. Mazzotta ‒ L. Salmon (cur.), Tradurre le microlingue scientifico-professionali. Riflessioni teoriche e proposte didattiche, Torino 2007, 194-238.

Lo studio della lingua del diritto è strettamente legato a specifiche lingue; il panorama delle ricerche relative ad altre lingue (in taluni casi, con lavori ormai classici) offre non solo elementi di comparazione, ma suggerisce metodi e problemi. Si segnalano alcune letture:

Bhatia, V.K., Worlds of written discourse, London - New York 2004.

Bhatia, V.K. ‒ Garzone, G. ‒ Salvi, R. ‒ Tessuto, G. ‒ Williams, C. (cur.), Language and Law in Professional Discourse Issues and Perspectives, Newcastle upon Tyne 2014.

Bhatia, V.K. – Bremner, S., The Routledge handbook of language and professional communication, London - New York 2014.

Bourdieu, P., Langage et pouvoir symbolique, Paris 2001.

Cornu, G., Linguistique juridique, Paris 1990, 20053.

Eichhoff-Cyrus, K.M. – Antos, G. (cur.), Verständlichkeit als Bürgerrecht? Die Rechts- und Verwaltungssprache in der öffentlichen Diskussion, Mannheim - Leipzig - Wien - Zürich 2008.

Felder, E., Juristische Fachsprache, in Cordes, A. - Lück, H. - Werkmüller, D. - Schmidt-Wiegand, R. (cur.), Handwörterbuch zur deutschen Rechtsgeschichte, Berlin 20112, 1443-1449.

Goodrich, P., Legal discourse. Studies in Linguistics, Rhetoric and Legal Analysis, London 19902.

Goyard-Fabre, S., La textualité du droit. Étude formelle et enquête transcendantale, Paris 2012.

Grewendor, G. – Rathert, M. (cur.), Formal Linguistics and Law, Berlin 2009.

Jackson, B.S., Semiotics and Legal Theory, London, Boston, Melbourne and Henley, 1985.

Lerch, K.D. (cur.), Die Sprache des Rechts. Studien der interdisziplinären Arbeitsgruppe Sprache des Rechts der Berlin-Brandenburgischen Akademie der Wissenschaften, 3 voll., Berlin-New York 2004.

Müller, F. - Wimmer R. (cur.), Neue Studien zur Rechtslinguistik, Berlin 2001.

Philbrick, F.A., Language and the Law. The Semantics of Forensic English, New York 1951.

Turell, M.T. (cur.), Lingüística forense, lengua y derecho: conceptos, métodos y aplicaciones
Barcelona, 2005.

Valadés, D., La lengua del derecho y el derecho de la lengua, México 2005.

Weinrich, H., Sprache, das heißt Sprachen, Tübingen 2001.

White, J.B., The Legal Imagination. Studies in the Nature of Legal Thought and Expression, Boston – Toronto 1973.